Il ritorno di Cagliostro – di Franco Maresco 2003
Giudizio sintetico: si può evitare (2/5)
Giudizio vernacolare: peccato dé
Torna la (poco) premiata e (molto) osannata ditta Ciprì e Maresco (anche se Maresco firma la regia e Ciprì la fotografia…vezzi!!); i volti sono gli stessi che ci hanno fatto piegare dal ridere nei film precedenti e in Cinico TV, con l’aggiunta di alcuni caratteristi eccezionali (Burruano, Giordano) e la partecipazione straordinaria di Robert “Freddy Krueger” Englund.
L’aggettivo “surreale”, usato durante la proiezione del primo lungometraggio della Trinacria cinematografica, si adatta bene al loro cinema, anche se tutto nei loro lavori è sempre un pretesto per una satira spietata e politicamente scorretta, contro tutto e tutti, e specialmente nei riguardi della loro terra.
Si ride dunque, delle peripezie di questi mentecatti, ma onestamente non come per “Totò che visse due volte”; nel finale inoltre, la sceneggiatura incespica, verso una risoluzione veloce (troppo), e alcune trovate tecnicamente pregevoli ma fini a se stesse annoiano un po’.
Si può dare di più.
Nessun commento:
Posta un commento