No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100813

lontani parenti


Distant Relatives - Nas & Damian Marley (2010)

I recensori di mestiere hanno sottolineato innanzitutto il fatto che i due siano figli d'arte. Di Damian, tutti conoscono il padre Bob. In meno sanno che il padre di Nas è Olu Dara Jones, un virtuoso jazzista avant-garde, cantante, chitarrista e cornettista.
Il progetto, che fin dal titolo si richiama all'Africa, fonde ovviamente hip-hop e reggae/dub, e lo fa in maniera splendidamente moderna ed attuale. La lavorazione è stata lunga, circa due anni, ma il risultato è un disco sontuoso, che cresce esponenzialmente con gli ascolti. Le voci dei due protagonisti (e non dimentichiamoci di citare Stephen Marley, produttore insieme a loro, e presente in un pezzo, In His Own Words) si combinano perfettamente, anche se la mia preferenza va a Damian, che in alcuni pezzi raggiunge momenti di pathos davvero ragguardevoli.
I pezzi sono tutti molto buoni, e diversi veramente ottimi: la conclusiva Africa Must Wake Up (con K'naan), l'iniziale As We Enter, Leaders, la apparentemente spensierata Count Your Blessings, la souleggiante My Generation che ospita Lil Wayne e Joss Stone (che fa la figura della nuova Lauryn Hill), la tribale (appunto) Tribes At War (ancora con K'naan), la mia preferita Strong Will Continue, epica, con un crescendo indimenticabile (ascoltatevi con la pelle d'oca tutta la strofa quando Damian sale fino a "when the gates are finally closed, and the Saints go marchin' in": era un po' che non mi emozionavo così).
Un disco che potrebbe conquistare anche chi non ama esattamente i due generi in ballo.

Nessun commento: