The Ones We Never Knew - Holly Williams (2004)
Lo so, dovrei recensire dischi nuovi, roba uscita quantomeno quest'anno, e invece ogni tanto mi accadono cose strane. Tipo questa. Ogni tanto, continuo ad ascoltare questo Here With Me, il secondo e per il momento ultimo disco dell'artista in questione in questa recensione, del 2009, un disco che mi è rimasto decisamente nel cuore, anche perchè l'ho legato ad un viaggio e ad alcuni momenti di solitudine malinconica, ma non triste, ed ho saldato alcuni testi a sensazioni che provo spesso. E, ad un certo punto, mi sono chiesto: "ma se la tipa ha fatto due dischi, per quale motivo non ho mai ascoltato il precedente?". A quel punto mi sono sentito in dovere.
Come fanno notare alcuni recensori, l'album The Ones We Never Knew, debutto di Holly, è un disco classico con una certa classe, ma il songwriting non è di certo frutto di sforzi sovrumani. Posso concordare. Bisogna sottolineare però, che Holly è in possesso di una voce, anche solo a livello di timbro, che può toccare alcune corde emozionali senza bisogno di lasciarsi andare a clamorosi virtuosismi, oppure (appunto) senza scrivere canzoni che lascino sbalorditi dal punto di vista innovativo. Certo, il tempo può affinare la penna, e lo stile può diventare più personale, ma per un debutto io credo che scrivere e cantare pezzi come Man In The Making, Nothing More, Sometimes, Would You Still Have Fallen, può anche bastare.
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