La ragazza delle balene - di Niki Caro 2003
Giudizio sintetico: da evitare (1/5)
Giudizio vernacolare: ma 'r firme vando principia?
Non ci siamo. Decisamente no. Trovo che i Maori siano un popolo degno di maggiore considerazione, e magari di film un po' migliori.
Pare che la regista abbia avuto il sostegno degli anziani Maori e di tutto il villaggio. Ma forse non hanno visto il film finito.
La storia (anche se siamo ai giorni nostri, manca il predestinato per fare il capo, capo indispensabile per la prosperità del villaggio, di solito deve essere il primogenito maschio del capo, ma in questo caso nascono due gemelli, maschio e femmina, e il maschio muore, insieme alla madre, durante il parto) è prevedibile e favolesca (se si voleva fare un bel film per bambini ok, altrimenti...), la fotografia è molto bella (siamo in Nuova Zelanda...difficile il contrario), ma il gusto delle inquadrature è a metà tra il catalogo da tour operator e gli spot automobilistici, le riprese subacquee delle balene sono stile documentario-National-Geographic, i Maori del villaggio sembrano vivere completamente fuori dalla realtà e, contrariamente a come aveva fatto anni fa "Once Were Warriors"(film duro ma importante), la regista ci mostra pochissimo il disadattamento sociale sofferto da questo gruppo etnico (al pari di Aborigeni e Indiani d'America, i Maori sono vittime di alcolismo e, in genere, di tutte quelle piaghe sociali tipiche di quelle culture antiche che si scontrano "d'improvviso" con il "modello occidentale"), mentre ci rifila una favola, carina ma niente di più.
Commovente la scena delle balene spiaggiate. Molto più della storia nel suo complesso.
Nessun commento:
Posta un commento