Son Frére - di Patrice Chereau 2003
Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)
Giudizio vernacolare: boiadé, peso eh...però è 'n'esperienza
Ricordate "Intimacy"? Il regista è lo stesso.
Premesso ciò, questo film è solo ed esclusivamente per palati forti, fortissimi. La storia è quella di due fratelli che si ritrovano a causa della malattia semi-terminale del maggiore.
Il cinema di Chereau è fatto di corpi, o forse per i corpi. I sentimenti sono sottintesi, mentre ai corpi e allo spettatore non viene risparmiato niente. Ai corpi perchè non sempre (quasi mai) sono belli, specialmente nelle circostanze della malattia. Agli spettatori, in questo caso, cateteri, cicatrici, rasature pre-operatorie, emorragie....
Completano il quadro i genitori incapaci di accettare il tutto (così come l'omosessualità dell'altro figlio), la fidanzata che non ce la fa più, ed infine la complicità ritrovata con il fratello, vero protagonista.
Film duro, secco, vero. Attori perfetti nel simulare quello che accadrebbe veramente in una situazione del genere.
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