Prima dammi un bacio - di Ambrogio Lo Giudice 2003
Giudizio sintetico: si può perdere (1,5/5)
Giudizio vernacolare: mah
Se il cinema è fatto anche di, e dai, particolari, i paracarri di plastica con catarifrangenti sulla Porrettana nei '60 e la targa, allora inesistente in quella maniera, della Renault 4 della figlia della protagonista nei primi '70, non depongono certo a favore del film di Lo Giudice.
Ma la sua debolezza però, non è ovviamente tutta qui. La storia (un uomo e una donna, destinati a stare insieme fin dalla nascita, vengono separati dalla Seconda Guerra Mondiale e dalla storia dell'Italia di quegli anni prima, dagli eventi personali poi) è piuttosto prevedibile e scontata, ancorchè ruffiana nei punti giusti per toccare le corde della commozione; i contesti storici sono definiti piuttosto sommariamente.
Il risultato, in fin dei conti, non è granché appassionante. Unica nota positiva, e direi finalmente (ricordiamoci che, esempio, i grandi attori internazionali sono noti e rispettati anche per questo), il buon lavoro dei tre protagonisti (Luca Zingaretti, Stefania Rocca e Marco Cocci), oltre che sulla recitazione, sulla pronuncia del dialetto emiliano. Questo è un particolare nel quale gli italiani hanno sempre difettato, quindi onore al merito dei tre.
1 commento:
a me è piaciuto molto
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