Nói Albinói - di Dagur Kári 2003
Giudizio sintetico: da vedere (3,5/5)
Giudizio vernacolare: boia 'e freddo ti c'è
Ho un debole per il cinema che arriva dai luoghi "estremi"; è un modo come un altro per viaggiare, e per cercare di capire come si vive, come si pensa, come si affronta la vita; è un modo per capire che la verità non è nel "modello occidentale".
Il film in questione arriva dall'Islanda, e, tra l'altro, ci mostra la vita in una parte d'Islanda (Bolungarvík, si presume) lontana dallo "stress della capitale" Reykjavik (battuta del film).
Parte leggero, scorre grottesco e divertente, termina in tragedia.
Come al solito, mostra invece di raccontare.Vi accenno solo la storia (per non rovinarvi ulteriormente la visione!): Nói, un ragazzo figlio di un alcolizzato, abita con la nonna, è intelligentissimo ma non ha voglia di andare a scuola; sogna le Hawaii e si innamora di una ragazza.
Paesaggi mozzafiato fanno da cornice ad alcuni giorni nella vita di Nói e del minuscolo paese.
Un gioiellino.
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