Dopo mezzanotte - di Davide Ferrario 2004
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
Giudizio vernacolare: bellino
Una dichiarazione d'amore per il cinema, una storia d'amore delicata e, paradossalmente, non di quelle che si vedono di solito al cinema.
Martino (Pasotti, molto bravo) è un solitario e un sognatore; fa il guardiano notturno al museo del cinema di Torino, dentro la Mole. Un giorno aiuta a nascondersi proprio la ragazza dei suoi sogni, che sta scappando dalla Polizia.
La storia è più complessa, ma la apprezzerete da soli. La scelta della voce narrante regge visto che è quella sempre simpatica di Silvio Orlando. Sullo sfondo una Torino grigia e decadente, non però priva di fascino. Sviluppo del triangolo amoroso non troppo brillante e originale, ma un finale agrodolce che fa sorridere di gusto, sempre che non votiate Berlusconi.
Delicatissimo.
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