Terra di confine - di Kevin Costner 2004
Giudizio sintetico: si può perdere (1,5/5)
Giudizio vernacolare: chevi' asciugati
Nuovo western per Kevin Costner, nuovo tentativo di risollevare le proprie sorti. Il risultato non ha niente di eccezionale, non riuscendo a ricreare l'enfasi politically correct di "Balla coi lupi", e neppure il respiro epico de "Gli spietati" di Eastwood (film al quale è stato paragonato, non da me).
Un gruppo di allevatori di bestiame nomadi, dopo un acquazzone, si trova in contrasto con un allevatore "stanziale" molto influente nella zona nella quale si trovano; inizia una sorta di faida che ci porta al regolamento di conti finale.
Prima parte stucchevole, che indulge troppo su inquadrature più adatte ad Heidi che ad un western, seconda parte che si riprende leggermente con l'evoluzione del rapporto tra Boss e Charley, e la storia d'amore tra Charley e Sue, anche se di certo non a livello sufficiente per farne un buon film.
Dialoghi al limite del ridicolo, nella mediocrità generale spicca la disinvoltura con la quale Annette Benning "indossa" le sue rughe naturali.
Decisamente superfluo.
Nessun commento:
Posta un commento