No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100918

editoriAle


Fascisti su Marte

Tra ieri sera e stamattina mi è venuta voglia di scrivere un post sulla questione Adro. Dopo una serie di riflessioni e qualche chiacchiera con gli amici. Quando mi sono deciso, accendo il pc e trovo la notizia per la quale pare che il ministro dell'Istruzione, tramite una lettera scritta dal direttore scolastico della Lombardia, chiede al sindaco di Adro di "adoperarsi per la rimozione dal polo scolastico del simbolo noto come il sole delle Alpi".

Prima riflessione: la prima volta che è stata interpellata al riguardo, il ministro rispose "mi piacerebbe che tutti coloro che hanno polemizzato in queste ore con il sindaco di Adro lo facessero per coerenza anche le molte volte in cui sono i simboli della sinistra a entrare in classe" (forse si riferiva al crocifisso). Sarebbe veramente interessante conoscere i motivi veri di questo dietrofront.
A parte la risposta del sindaco Danilo Oscar Lancini ("non ho ricevuto niente di quello che raccontano, sono stupito"), che, ricordiamolo, aveva sospeso la somministrazione della mensa ai bambini i cui genitori erano in ritardo con i pagamenti, trovando la solidarietà degli altri genitori (probabilmente perchè la quasi totalità dei morosi erano famiglie di immigrati, ricordo distintamente un paio di mamme lombarde con il sangue agli occhi che difendevano a spada tratta la decisione del sindaco davanti alle telecamere di Annozero), probabilmente, pensate un po', gli stessi genitori che hanno contribuito a sovvenzionare la costruzione e l'arredo dello stesso nuovissimo plesso scolastico (perfino gli arredi), quindi persone con qualche disponibilità e con una discreta generosità (ma solo quando si tratta di "cose padane"), motivo di vanto che il sindaco ricorda a ogni pie' sospinto quando è interpellato su qualsiasi tema ("non abbiamo fatto sborsare una lira allo Stato"), la questione degli arredi "marchiati" con il sole delle Alpi ha suscitato sdegno in molti opinionisti, giornalisti e anche tra i pochi cittadini che ancora hanno la forza di indignarsi. Pensate, che si è molto indignato perfino Luca Telese, che di solito è un osservatore politico piuttosto attento, ma che tende sempre a mettere tutto un po' sul ridere, soprattutto quando, su Radio 24, partecipa a La zanzara, di Giuseppe Cruciani (fustigatore del teatrino della politica ma che non è riuscito ad indignarsi neppure stavolta...), arrivando al turpiloquio verso il sindaco di Adro.
Peccato che Telese si sia lasciato andare, perchè le cose che aveva detto erano, dal mio punto di vista, condivisibili.
Influenzare così i bambini è triste, infame e anche un po' fascista. Anche se c'è da dire che il sindaco di Adro continua a sostenere che l'ormai famoso sole delle Alpi, è un simbolo storico che appartiene da sempre alla cultura della zona, e questo offende le nostre intelligenze. C'è da dire anche che a volte, inculcare la preferenza per un partito politico a dei bambini, spesso si ritorce conto agli stessi genitori: mi viene sempre in mente un mio conoscente che, da post-adolescente diceva che "votava comunista perchè votava comunista suo padre", e adesso vota PdL perchè è diventato piccolo imprenditore e quindi fa i suoi interessi (e crede che Berlusconi faccia i suoi...di questo conoscente...povero illuso).

Lo dico, sperando (forse) che qualcuno dei pochi lettori di fassbinder sia un elettore della Lega, e sperando di farlo riflettere. Questi sono pericolosi. Oltre che, come emerge dalle notizie degli ultimi mesi, assolutamente in linea con la "vecchia politica" (che è sempre attuale): nepotismo, corruzione, sfruttamento del potere acquisito con le preferenze alle elezioni. All'inizio, pensavo fossero solo poco intelligenti. Adesso la penso così: sono pericolosi. Si è arrivati al paradosso: il tricolore diventa una provocazione. E ve lo dice, sconvolto, uno che come sapete, non si è mai sentito troppo legato al tricolore, o comunque fortemente nazionalista. Sono pericolosi, arrivano ad inventarsi delle tradizioni storiche inesistenti e alla fine ci credono anche loro. E perchè la devozione al loro leader indiscusso è probabilmente ancora più ottusa di quella dei sostenitori del nostro attuale primo ministro.

Il paradosso più grande però, è che queste persone con il sangue agli occhi e le vene del collo gonfie, mentre strillano che non ne possono più degli immigrati, e se possono gli tolgono il pane di bocca, in uno slancio di egoismo che fa sinceramente pena, probabilmente devono una parte della tranquillità economica delle loro famiglie grazie a nonni o bisnonni emigrati agli inizi del '900.

A volte, sempre più spesso devo dire, mi chiedo che cosa siamo diventati.

1 commento:

drunkside ha detto...

a me La Zanzara piace assai, per quanto Cruciani non sia simpatico.