Danza di sangue – di John Malkovich 2002
Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)
Giudizio vernacolare: 'nzomma
Perù, alcune decine di anni fa, la resistenza filocomunista comincia a manifestarsi e ad organizzare attentati, partendo dalle campagne ma avvicinandosi man mano alla capitale.
Il capitano di polizia Rejas (Javier Bardem in buona forma), pur capendo i motivi di forte insoddisfazione del popolo (viene da una famiglia di Indios), si ostina a seguire le regole e la legge per catturare il capo dei rivoltosi.
Debutto nella regia di Malkovich con un soggetto a rischio. Aiutato da un buon cast (oltre a Bardem, Laura Morante e Juan Diego Botto, argentino giovane ma già esperto), non se la cava male, anche se spesso non riesce a dare pathos alla storia, pur intrecciando la verità storica romanzata con vicende personali.
Diversi personaggi minori rimangono ai margini con troppa facilità, e danno la netta impressione di non essere sfruttati a dovere, sia a livello di recitazione, sia a livello di trama potenziale.
Nessun commento:
Posta un commento