Controcultura - Fabri Fibra (2010)
Ci credereste? Fibra è arrivato al sesto disco. E probabilmente, chi qualche anno fa pensava fosse finto, ha capito che non è così.
Fibra è attualmente il rapper italiano più credibile, e quello che non le manda certo a dire, sorpassando l'ormai discontinuo Frankie Hi NRG. Il nuovo Controcultura contiene come al solito svariati pezzi dal grande tiro musicale, così come molti pezzi con testi ammirevoli. Ammirevoli nel senso che nessuno, a livello musicale, in Italia parla così chiaramente. Per carità, rientra tutto nella "normalità" dei generi. E' giusto che l'hip-hop sia più chiaro degli altri, e quindi Fibra, seppur con qualche divagazione, e quindi qualche pezzo più debole, lo fa.
A livello musicale, siamo su un discreto livello, ma sinceramente si potrebbe fare qualcosa di più. Voglio dire, ancora non "suona" come un disco hip-hop straniero, ma siamo sulla buona strada (segno che anche Big Fish, sempre produttore insieme ad una lista interminabile di personaggi del giro, sta progredendo). E' vero anche che Fibra "gioca" campionando e ironizzando anche e soprattutto sulla musica "media" italiana, e quindi, come dire, si adegua a questa (3 Parole), prendendo quel che passa il convento, e migliorandolo fin dove si può.
Dicevamo dei testi; Fibra spara a raffica sulla politica e sul sociale, sferza il malcostume italiano, arriva dritto al punto e spesso fa ridere di brutto. Più che apprezzabile.
Il palese omaggio ai Clash del video-clip abbinato al singolo Vip in Trip potrebbe sembrare ruffiano, ma se pensate al pubblico al quale si rivolge, al suo "bacino d'utenza", vi renderete conto che non è propriamente così. E' dunque un piccolo sfizio, un omaggio sentito da parte del senigalliese.
Tra i pezzi più cattivi Escort, +- e, naturalmente, Vip in Trip.
Disco più che valido.
4 commenti:
Damiano:
Bella Ale....
Permettimi, ti prego, di ricordare gruppi di tutt' altro genere come gli Africa Unite, non di tendenza e meno sfruttati commercialmente,con altri toni e sfumature hanno sempre detto quello che c'era da dire.
La canzone "Cosa resta" dell'ultimo album ne e' un esempio.
Anna dai capelli Rossi
Ti permetto eccome. Stimo gli AF (il disco che citi tra l'altro recensito qui
http://fassbinder.blogspot.com/2010/04/radici.html); proprio come dici tu, sono una band che non ha la risonanza di Fibra, e mica intendevo che lui fosse l'unico a fare denuncia sociale, ci mancherebbe. Ma tra, appunto, quelli che vendono di piu e che hanno un bacino d'utenza che comprende giovanissimi e non certamente appassionati di un certo tipo di musica come noi, è quello che ha più coraggio, mi pare.
Inoltre, come dici tu, e come volevo dire io, ad ognuno il suo: loro lo fanno con altri toni e sfumature, l'hip hop dev'essere cosi e meno male che Fibra ha scelto la strada del parlare gretto ma chiaro, piuttosto che fare il finto gangsta o il finto duro e poi rappare testi come i Gemelli Diversi.
Capisco e sono in parte d’accordo, sara’ quell’aria da ragazzo di periferia segretamente fiero del suo riscatto sociale o il personaggio che si e’ costruito, non mi convince fino in fondo e non sono sicura che i giovanissimi capiscano effettivamente i suoi testi. Fibra e’ accattivante, ecco, si conquista consensi con la formula del rap di denuncia, gretto, ma attenzione, non sono un (finto-)gangsta blingbling ma un ragazzo semplice che dice le cose come stanno e a tratti mi do pure del coglione... un po’ paraculo eh.
Anna dai capelli Rossi
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