Giudizio sintetico: si può vedere (3,5/5)
Un ragazzo, Samuele, taglia un ramoscello biforcuto da un pino per fare una fionda. Con il suo amico Mattias, si diverte a intagliare occhi e bocca sui fichi d'india e a lanciare pietre con la fionda, come contro un esercito nemico. Siamo sull'isola di Lampedusa, mentre gli uomini dell'ufficio distrettuale della Marina Militare italiana, ricevuta per radio una richiesta di aiuto, attivano la ricerca in mare con unità navali ed elicotteri della Guardia Costiera. Nel frattempo, la vita sull'isola continua. Una casalinga, Maria, mentre prepara il pranzo, ascolta la stazione radio locale guidata da Pippo, che trasmette musica e canzoni su richiesta e dà notizie su avvistamenti e soccorsi in mare.
Ennesimo documentario "dal volto umano", dello specialista italiano (nato in Eritrea), che sperimenta un approccio ultra vellutato sull'ormai annoso problema degli sbarchi di immigrati irregolari e profughi sulla piccola isola, avamposto italiano nel Mediterraneo. Lodevole l'intreccio tra le storie quotidiane degli isolani e i salvataggi delle forze dell'ordine. L'umanità e la dignità del dottor Bartolo andrebbe studiata a scuola.
Yet another documentary "with a human face", by the Italian specialist (born in Eritrea), who experiences an ultra-velvety approach to the long-standing problem of landings of irregular immigrants and refugees on the small island, an Italian outpost in the Mediterranean. The intertwining of the daily stories of the islanders and the bailouts of the police forces is commendable. The humanity and dignity of Dr. Bartolo should be studied in school.
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