Ma la notizia del giorno è quella che trovate linkata qui dal Messaggero: la modella israeliana fidanzata con DiCaprio, Bar Refaeli, che si è "imboscata" evitando la leva (obbligatoria in Israele, per uomini e donne, come ci insegnano tra l'altro diversi film di Amos Gitai - ho sempre fatto un figurone quando dico di conoscere i suoi film con persone israeliane -), dice che l'esercito è una perdita di tempo e si domanda perchè ragazzi e ragazze di 18 anni dovrebbero rischiare di morire. Domanda lecita, ovvio, che però andrebbe estesa. Ma non è questo il punto. Il punto, e lo troverete da soli leggendo gli articoli che sono fioccati sulle dichiarazioni e sulle contro-dichiarazioni della modella, è che anni di militanza pacifista, anche in Israele, sono state improvvisamente spazzati via dalla bocca di questa figa-della-madonna, che ha pronunciato parole tutto sommato molto superficiali. "Israele o Uganda? Per me non fa differenza. E' meglio vivere a New York". E anche su questo ci sarebbe da discutere. Però lo potremmo fare per giorni, ma il risultato non cambierebbe: sono sicuro che avranno molto più peso queste dichiarazioni dei palestinesi morti, degli israeliani morti e di chi magari si è fatto la galera per un ideale di pace.
Per la serie "c'è chi sta peggio di noi".
Nella foto, Bar Refaeli, che come possiamo apprezzare, ama la musica.
1 commento:
ha ragione lei, a prescindere da quello che dice.
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