No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20080629

slow papà 2




Il precettore versione 2000

È la nemesi di ogni papà, anche quelli non particolarmente competitivi: un figlio a cui non importa assolutamente nulla della scuola. Che scansa lo studio, salta le ore di lezione e porta a casa risultati deludenti. Un giorno David Gilmour, critico cinematografico e adesso professore universitario canadese, stanco della vita caotica del figlio, gli ha detto: "Non vuoi andare a scuola? Bene, non andarci. Non ti chiedo di lavorare". Jesse, 16 anni, non credeva alle sue orecchie. "A patto che non ti droghi. Niente droghe, altrimenti ti sbatto fuori di casa. E un'altra cosa...". Jesse si avvicinò. "Dovrai vedere tre film alla settimana scelti da me e con me. È l'unico tipo di istruzione che pretendo". Complimenti a Gilmour per il suo coraggio. L'esperienza (350 film in tre anni) è diventata un libro: The Film Club (Ebury Press, verrà pubblicato da Rizzoli). Mr Gilmour, come è andata? "Sembra un'idea originale ma è stato emotivamente durissimo. Non riuscivo a immaginare una vita senza istruzione scolastica. E mi sentivo responsabile di rovinargli la vita. Ma poi mi sono chiesto: quanta gente conosco che è andata all'università e non è felice? Lasciandolo a scuola l'avrei perso. E non volevo". Che problemi aveva in classe suo figlio? "Jesse odiava stare seduto sei ore di seguito. Aveva troppa energia e si annoiava a morte. Obbligarlo era come cercare di infilare un piede 46 in una scarpa da ballerina. Ma gli piacevano i film. E poi aveva bisogno di tempo con me. In quel periodo ero disoccupato e potevo dedicarglielo. La tragedia si è rivelata una benedizione: l'adolescenza è un momento difficile e stare insieme ha creato un legame molto profondo. Deve vederlo durante il tour promozionale del libro: crede di essere uno dei Beatles!". Che film vedevate? "Di tutto, dalla Dolce vita di Fellini, ai 400 colpi di Truffaut a Basic Istinct con Sharon Stone. L'idea era di guardare tutto senza snobismi. E commentare divertendoci anche".

Che cosa ha fatto dopo Jesse?"È tornato a scuola e adesso che ha 22 anni frequenta una scuola di cinema. Vuole fare lo scrittore. Non so come andrà a finire, ma di certo è un ragazzo felice". E lei cosa ha imparato da quell'esperienza? "Che spesso si parla di special time, quality time da dedicare ai propri figli. Stronzate. La cosa più importante non è la vacanza intelligente o il corso più costoso, ma esserci. Per godere di quei momenti che non si possono progettare ma, semplicemente, accadono".


Dal manifesto del genitore ozioso

di Tom Hodgkinson


- Rifiutiamo l'idea che fare i genitori richieda fatica

- Promettiamo di lasciare i bambini in pace

- Il che significa lasciare in pace anche noi

- Rifiutiamo il consumismo rampante

- Leggiamogli poesie e storie fantastiche senza morale

- Beviamo alcolici senza senso di colpa

- Riempiamo casa di musica e risate

- Rimaniamo a letto quanto è possibile

- Lavoriamo il meno possibile, soprattutto quando sono piccoli. Il tempo è più importante dei soldi

- Un casino felice è sempre meglio di un ordine infelice

- Abbasso la scuola


fine

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