la quarta parte, ieri
Battute e curiosità: dal film al doppio cd
Uscito a marzo '98, passato al Festival di Berlino, Il grande Lebowski negli Usa incassò 17 milioni di $, cifra mediocre nonostante le ottime recensioni, e 30 milioni nel mondo.
Il critico Roger Ebert parlò di "geniale commedia su un uomo allo sbaraglio che dovrebbe avvisare il pubblico, come Huck Finn di Mark Twain, con la scritta: chiunque tenti di trovar la trama, rischia una pallottola!". Lebowski ironizza e rende omaggio alla cultura di Los Angeles. Il film viene paragonato al Grande sonno, ma i Coen hanno ammesso di essersi ispirati al Lungo addio di Robert Altman (1973): secondo loro, tutto ruota attorno alla sottocultura del bowling, "sport/hobby che ci ha permesso d'imbastire molti riferimenti agli anni Ciquanta e ai primi Sessanta, sfondo rétro per una vicenda d'oggi". È uscita un'edizione speciale in dvd: il doppio cd contiene interviste, dietro le quinte, il making-of del film e un documentario sul meglio dei Lebowski Fest. Fra le curiosità: la parola "Dude" è pronunciata 161 volte, la scurrile "F-word" (f*ck) e le sue variazioni sono usate 281 volte. Dude dice "man" 147 volte, quasi una volta e mezza al minuto. Beve nove drink White Russians, e ne rovescia anche uno a casa del gangster.
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