No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20081018

treni


Da D la Repubblica delle donne nr.618

La lentezza va veloce

GIAPPONE

Non solo high speed. Nel Paese che sta costruendo il primo treno a 350 km/h, viaggiare è anche sinonimo di lusso. Come sul Cassiopeia, il 5 stelle su rotaie che collega Tokyo a Sapporo

di Agatha Kari

Mentre il primo treno proiettile della storia, lo Shinkansen serie Zero, si avvia a novembre verso il suo pensionamento, la Kawasaki Heavy Industries Ltd ha rivelato il progetto dell'Environmentally Friendly Super Express Train, un bolide che dal 2010 taglierà l'aria a 350 km/h. Questo treno superveloce, amico dell'ambiente, leggero e aerodinamico, sarà capace persino di trasformare l'energia cinetica. Nel frattempo gli affezionati saluteranno l'ultimo Shinkansen con un tour organizzato dalla società ferroviaria Japan Railways, prima che il treno dall'inconfondibile "muso" tondo finisca, nostalgicamente, in un museo dedicato alla sua storia.Il Giappone è stato il primo Paese al mondo a costruire una linea ad hoc per l'alta velocità. I treni Shinkansen, infatti, non incrociano mai quelli della rete tradizionale e viceversa: due destini completamente separati. Ci sono quattro compagnie ferroviarie nazionali per questa linea: JR West, JR Central, JR East e JR Kyu-shu. La JR East vede ogni giorno 16 milioni di facce che si spostano per raggiungere qualcosa o qualcuno: è la più grande compagnia ferroviaria di trasporto pubblico del mondo. La velocità ha sempre rappresentato un traguardo da raggiungere e, immediatamente dopo, superare. L'introduzione del nuovo Shinkansen Fastech360 ha l'ambizione di sfiorare addirittura i 360 km/h. E se in Italia il tempo dei passeggeri è preso brutalmente in ostaggio dai rallentamenti dei vecchi convogli, con ritardi di minuti, se non di ore, la Japan Railways nel 2007 ha registrato un solo ritardo, ad opera del Tokaido Shinkansen, di 18 secondi sull'orario. Giusto gli attimi che servono per terminare l'ultima frase di un libro, prima di chiuderlo e scendere dalla vettura.I giapponesi, Paese nel quale la maggioranza della popolazione spende un terzo della giornata in spostamenti dalla sede di lavoro a casa e viceversa, puntano molto sui trasporti e investono nella ricerca e nella realizzazione. A giugno è stata inaugurata la stazione Shibuya, progettata da Tadao Ando. Una struttura a chiocciola che prevede un volume vuoto ellittico, simile a un'astronave, che anziché alzarsi nell'atmosfera si incunea a 30 metri sottoterra, riuscendo comunque a catturare all'interno aria e luce in modo naturale. I tre piani sono collegati visivamente dall'enorme atrio luminoso a tutta altezza. Uno stile minimalista e brutalista, con pareti, pavimenti, soffitti e colonne in cemento. Texture e toni così delicati da conferire alla superficie avvolgente un aspetto morbido, femminile. L'obiettivo di Tadao Ando è proprio quello di sedurre le persone a utilizzare sempre di più i mezzi pubblici, senza costringere le autorità preposte a misure restrittive per l'uso delle auto. Semplicemente rendendo la rete pubblica di Tokyo sempre più confortevole e accogliente. Mezzi per lo spostamento: veloci, puntuali, precisi come proiettili, ma non solo. In Giappone ci sono anche treni per godersi lentamente tempo e spazio che intrecciandosi creano quella trama cangiante che è il viaggio. Definito un hotel a 5 stelle su rotaie, Cassiopeia è uno sleeper train, l'espresso più lussuoso del Giappone che scorre su 1.200 chilometri di binari in una notte, dalla stazione Ueno, a Tokyo, a quella di Sapporo, nell'isola più settentrionale di Hokkaido tre volte alla settimana. Perché una popolazione abituata all'alta velocità e a una metropolitana, quella di Tokyo, dove ci sono steward addetti a spingere quanti più passeggeri è possibile sulle carrozze, sceglie di viaggiare su un treno notturno da 16 ore e mezzo? Forse per recuperare una dimensione del tempo e dello spazio che nelle grandi metropoli è irreparabilmente perduta, soprattutto qui. Per i turisti che vanno a Sapporo la vacanza inizia sicuramente nella stazione, prima di salire su questo Orient Express da terzo millennio. Il Cassiopeia parte prima del tramonto, alle 16.20, e arriva a destinazione la mattina seguente, alle 8.54: un giorno e mezzo da trascorrere nelle eleganti e confortevoli camere, tutte di prima classe, che si susseguono sul treno. Le impeccabili hostess in divisa accolgono i viaggiatori con un inchino e le mani giunte, e li accompagnano verso tre tipi di sistemazione: dalla camera twin alla suite, fino alla deluxe, una doppia con tutti i comfort, con tariffe da 32.320 yen fino a un massimo di 44.460 yen (da 208 a 286 euro). Ovunque regna il silenzio assoluto. La privacy di ciascuno è rigorosamente rispettata, nessuna soneria di cellulare, nessuna conversazione a voce alta. L'atmosfera è asettica, quasi irreale, perfetta per un film di James Bond. I passeggeri hanno la possibilità di godersi il paesaggio in una confortevole lounge con poltrone girevoli, come quella che si trova alla fine del treno, con un'ampia vetrata inondata di luce. Nelle loro stanze, dotate di bagno con vasca o doccia, trovano non solo drink, giornali e toilet bag ma persino lo yukata, il kimono. La carrozza ristorante offre piatti della cucina francese o i più economici kaiseki tradizionali. Se si ha bisogno di privacy c'è il servizio in camera. Nell'ultimo tratto il Cassiopeia attraversa il tunnel Seikan, il più lungo del mondo sott'acqua (33 miglia), che collega Honshu all'isola di Hokkaido. Questo treno non si può prenotare online o per telefono. Un motivo di scontento per gli stranieri, non più abituati a usare le agenzie di viaggio. E c'è sempre la lista d'attesa. Un esercizio di pazienza, ma questo fa parte del viaggio.

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