No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20090718

ritorno a Tessalit


Imidiwan: Companions - Tinariwen


E' un peccato che, ai miei orecchi, i Tinariwen abbiano perso molta della loro carica innovativa e sorprendente: questo nuovo disco suona molto simile al precedente Aman Iman e, soprattutto, poco vario. Attenzione, però, la loro carica blues africana (quindi, radice delle radici), mescolata con la musica araba che, evidentemente, come la razza umana ha il suo inizio sempre lì, nel continente nero, è intatta, e l'ascolto di questo nuovissimo Imidiwan rimane un'esperienza soprattutto sensoriale intensa che ti trasporta in una dimensione parallela, così come i loro concerti. L'uso di sostanze leggermente stupefacenti non guasta.

Più che canzoni, preghiere. Più che musica, poesia.
PS copertina stupenda

1 commento:

SigurRos82 ha detto...

Disco stupendo, che cresce con gli ascolti in modo sorprendente. I primi due sono forse più acustici, mentre questo Imidiwan forma con Aman Iman una specie di dittico di blues elettrificato del deserto da paura ;)
Averne di musica così, specialmente oggigiorno.