No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20090812

buon viaggio


Latcho Drom - di Tony Gatlif 1993


Giudizio sintetico: si può vedere


Un ideale viaggio dal Rajasthan all'Andalusia, attraverso le musiche e le facce dei Rom (e dei Sinti), Zingari, Nomadi o Gitani che li vogliate chiamare.


Non è un documentario, in verità, come non è propriamente un film, né un musical. E' un po' di tutto questo, e probabilmente qualcosa di più, questo lavoro di Michel Boualem Dahmani, in arte Tony Gatlif, franco-algerino 61enne dalla faccia indefinibile, incrocio tra un berbero e una gitana (appunto), che nella sua filmografia si è praticamente sempre occupato dei popoli Rom. E' un viaggio, si, ma a sfondo antropologico, oltre che musicale, tra l'altro ripreso sapientemente (già lo sapevamo, vedi Exils, questo film antecedente ce lo conferma). Movimenti di macchina davvero superbi, scelta delle location e delle inquadrature ottima, il regista scruta i visi di questo popolo che, appunto, parte dall'India e approda in Europa mischiandosi e cambiando forma, portando con se la propria cultura e le proprie usanze ma compenetrandole con quelle dei luoghi attraversati e vissuti, sempre da "ultimi" per cui sempre perseguitati. Oltre al Rajasthan, vediamo l'Egitto, la Turchia, la Romania, l'Ungheria, la Slovacchia, la Francia (la festa annuale a Saintes-Maries-de-la-Mer, con un paio di pezzi fantastici che, ovviamente, richiamano Django Reinhardt: lo sapevate, vero, che era Sinti?), fino alla Spagna (Andalusia), dove il film si conclude con due sequenze nemmeno poi tanto simboliche: i gitani che occupano una casa abbandonata, e qualcuno che mura porte e finestre, piuttosto che lasciarceli dentro. Come dire: per una volta che si decidono ad abbandonare il nomadismo, ci mancherebbe che li lasciamo diventare stanziali.

Un po' pesante inizialmente, ma poco a poco ti conquista. Sequenze e visi indimenticabili, come già detto, molto interessante sia dal punto di vista antropologico che da quello musicale (che cambia, si arricchisce e si modifica, dal Rajasthan all'Andalusia).

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