S. Darko - di Chris Fisher 2009
Giudizio sintetico: serio candidato al film più brutto del 2009
Donnie Darko, morto il 2 ottobre 1988 nella camera della casa di famiglia a Middlesex, in Virginia, a causa della caduta di un motore di un aereo, aveva due sorelle: la maggiore Elizabeth, e la più piccola Samantha. Quest'ultima, come tutta la famiglia, soffre ancora oggi, nonostante siano passati sette anni, ma decide di cambiare qualcosa nella sua vita. Parte in automobile con l'amica del cuore, Corey, con il desiderio di arrivare in California per lavorare come ballerine nel night club del padre di Corey.
L'auto sulla quale viaggiano, però, soffre di un guasto all'altezza di Conejo Springs (conejo in spagnolo significa coniglio, come avrete già intuito), nello Utah, un posto davvero dimenticato da Dio; un luogo, però, dove a partire dal momento in cui le due ragazze incontrano Randy, che si offre di aiutarle a riparare il guasto, cominciano ad accadere strane cose. Ad essere sinceri, non è che fino a quel momento la cittadina ne fosse stata esente...
Ho riflettuto alcuni giorni sulle parole adatte a descrivervi questo film, in pratica il film che apre la stagione cinematografica italiana 2009/2010, appurato una volta per tutte che l'Italia fa parte di una sorta di terzo mondo delle uscite al cinema, visto che, nonostante i continui proclami di qualche anno fa, da parte delle case distributrici, che intendevano prolungare la stagione e far uscire film nuovi e validi anche durante il periodo estivo, così come accade in qualsiasi altro paese del mondo civilizzato, anche quest'anno a partire da aprile non si è praticamente più visto un film degno di tale nome. Ed ecco quello che mi è venuto in mente.
Non mi stupisce che Richard Kelly, il regista di Donnie Darko, film del quale questo S. Darko si proporrebbe di essere il sequel, si sia dissociato da questo progetto. S. Darko, infatti, al contrario di Donnie Darko, è un film di una pochezza assoluta. Scimmiotta le atmosfere e i dialoghi vagamente lynchiani del prequel, ma, purtroppo per Fisher e soprattutto per gli sfortunati spettatori, il confine tra il re dell'assurdo e il coprirsi di ridicolo è sottilissimo. Il film non riesce mai e poi mai a far calare lo (sfortunato, ripetiamolo) spettatore in una trance esoterica, così come fu invece con Donnie e coniglio Frank, ed è governato da uno sceneggiatore (Nathan Atkins) evidentemente a corto di idee (oppure molto ubriaco); sbanda, stenta, prova ad impennare ma non ci riesce, e soprattutto, si affida a dei dialoghi che potrebbero essere scritti a volte da uno sceneggiatore di porno, a volte da un fanatico new age. Ma forse ho esagerato in positivo: ci sono porno che fanno sorridere molto di più, e i fanatici new age non sono così noiosi.
Si arriva con grandi difficoltà alla fine. La fotografia è una delle poche cose che si salva, insieme ai pezzi di Cocteau Twins e Dead Can Dance presenti nella colonna sonora (anche Ed Harcourt, presente con diversi pezzi, che una volta ci piaceva, non ha grande smalto), passabili gli effetti speciali, mentre le prove attoriali dei protagonisti sono da dimenticare: l'unica che riesce a fare una discreta impressione è Elizabeth Berkley (Ve la ricordate in Showgirls? Bellissima e bravina a ballare, ma completamente incapace di recitare) nei panni della fanatica religiosa Trudy. Per dire, la protagonista Daveigh Chase, che interpretava Samantha pure in Donnie Darko, qui ha l'espressività di una bottiglia di Coca Light (da 500 cl).
Un film che rischia di passare alla storia o per l'abuso di ralenty ingiustificato, oppure come uno dei film più brutti di inizio millennio. Se fossi Terry Gilliam o Kathryn Bigelow proverei a citare Fisher per danni: citare, neppure troppo sommessamente, due film importanti come L'esercito delle 12 scimmie e Strange Days, è davvero troppo in un film così brutto. Mi sono offeso io, figuriamoci loro.
9 commenti:
ahahahahahah!
Non avevo visto il primo.
Sicuramente non vedrò il secondo.
mah, donnie darko ha un gran fascino secondo me. è da vedere.
:-D
hai superato le aspettative con questa recensione...
:)
Considerato che io avevo trovato orrendo e incomprensibile perfino Donnie Darko, direi che questo film fa proprio al caso mio... :-D
direi di si!!
Mbeh, non è che non me lo aspettassi. Alcuni dicono che Donnie Darko è un brutto film, ma a me aveva preso, nonostante il taglio adolescenziale. Inoltre alcuni brani della colonna sonora di Michael Andrews sono veramente spaventosi, specialmente se ascoltati in cuffia a notte fonda...brrrr!
Lisa
ti scrivo a quest'ora
tra trionfi di virgolette
per un abbraccio e la mia.
Ho lasciato due cose in quest'estate
nonostante il ticket.
Questo film
ed un concerto dei Planet Funk a Gallipoli con una voce al posto di Black che pareva aver vinto le selezioni del karaoke di cinisello l'altroieri.
Sequel, sometimes, non funziona.
Stop. SDnnie disgusto.
Cose belle di quest'estate?
Copeland e O'raiss alla notte della Taranta a Milano, un incontro con Capossela regalatore di perle, le albe e i tramonti, come sempre.
Un abbraccio grande
Danne
annacqualo danne!!
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