A New Morning, Changing Weather - The (International) Noise Conspiracy
L'album del 2001 del combo marxista svedese è probabilmente l'apice fin'ora da loro raggiunto; sempre per la serie "Rick Rubin non è esattamente Re Mida". Infatti, la produzione del barbuto, al quale dobbiamo, è vero, alcuni capolavori del rock contemporaneo, inizierà dall'album seguente, per proseguire con l'ultimo.
Il loro garage rock intriso di tastiere beat è sempre selvaggio, ma perfeziona il songwriting, raggiungendo picchi inattesi. L'apoteosi è senza dubbio alcuno l'inno Capitalism Stole My Virginity, il cui titolo, anche a livello di contenuti, parla da solo: una canzone pressoché perfetta, a partire dal colpo di rullante che dà il via ai 3 minuti e 38 secondi di "part Elvis Presley and part Che Guevara" (detta da Phil Ochs e ripresa dal cantante Dennis Lyxzén), fino ai finali fischi di amplificatore. Se non l'avete mai sentita, fidatevi: una volta fatto, non ve ne stancherete più.
Ma ci sono pure le, se non altrettanto belle, quasi perfette Up For Sale, Born Into A Mess e la title track, posta in chiusura. Nel mezzo, un altro pugno (termine adatto) di canzoni dure, hard rock, dove spuntano quasi a sorpresa pianoforti, tastiere, sassofoni e tamburelli. Chitarrone dure ma anche molto armoniche, batteria roboante, la voce di Lyxzén ben dosata.
Molto piacevole.
1 commento:
Damiano:
mi sembra l'interno sia il 1100 o forse quello è l'Help Desk...
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