Detroit Rock City - di Adam Rifkin 2000
Giudizio sintetico: da evitare
1978: Lex, Trip, Hawk e Jam vanno alle superiori e sono fans dei Kiss. Loro quattro hanno perfino formato una cover band: i Mystery. Sono riusciti a comprare quattro biglietti per il concerto della sera seguente, alla Cobo Hall di Detroit, città alla quale i Kiss hanno dedicato una famosa canzone (quella del titolo stesso del film), e sono eccitatissimi all'idea di riuscire a vederli dal vivo per la prima volta. Ma fra di loro e l'evento si frappongono una serie di sventure, una dietro l'altra...
E' un peccato che i Kiss abbiano legato il loro nome a un film del genere (in tutta sincerità, non che Kiss Meets The Phantom Of The Park), apparendovi in concerto (Gene Simmons figura anche fra i produttori, ed è ovvio che abbiano voluto questo film), e facendo da "soggetto". Il film infatti, gira intorno all'evento epocale, rappresentato da un loro concerto, ha ovviamente una spaventosa colonna sonora rock, ci si diverte a notare i cameos, ma per il resto sono 95 minuti di sottovuoto spinto. Comicità dozzinale (che fa poco ridere), situazioni grottesche e senza nessun senso. C'è una sola grande battuta, quando i quattro danno un passaggio alla ragazza discotecomane: "i Kiss non faranno mai una canzone disco!".
Nel ruolo principale, quello di Hawk, c'è Edward Furlong (Terminator 2, American History X, addirittura con Pupi Avati ne I cavalieri che fecero l'impresa), c'è un cameo di Ron Jeremy (noto attore porno statunitense), la femme fatale che seduce Hawk allo strip club è Shannon Tweed, compagna per anni di Gene Simmons e madre dei suoi due figli.
That's all.
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