No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20090926

enduring freedom


The Road To Guantanamo - di Michael Winterbottom e Mat Whitecross 2006


Giudizio sintetico: da vedere


La pazzesca, incredibile, inaccettabile storia, simile ad un incubo (e dei peggiori), vissuta da 3 amici inglesi, di origini pachistane e bengalesi, che nel settembre del 2001, poco dopo l'attentato alle torri gemelle, si recarono in Pakistan per celebrare il matrimonio di uno di loro con una ragazza del posto, scelta dai genitori di lui, e per curiosità viaggiarono in Afghanistan, rimasero coinvolti nei bombardamenti americani, furono catturati dalle forze dell'Alleanza del Nord (contrapposta ai Taliban), incarcerati in Afghanistan a Mazar-i Sharif, poi trasportati a Guantanamo nei due campi per detenuti provenienti dall'Afghanistan, e sottoposti a torture ed interrogatori minatori con prove falsificate per farli "crollare". Tornarono a casa dopo oltre due anni, mai scagionati, mai più incolpati, e non ebbero mai delle scuse.


Winterbottom, qui insieme a Whitecross, è da anni ormai un "militante pacifista", oltre che un regista di storie forti, a volte fortissime. Ricordiamoci, ad esempio, Butterfly Kiss, Benvenuti a Sarajevo, Cose di questo mondo. Qui prende le storie, davvero interessanti, di alcuni amici inglesi di origini asiatiche finiti a Guantanamo, le ricostruisce con attori professionisti, e le alterna con interviste ai tre "veri" personaggi che raccontano i vari passaggi. Il risultato è, pare superfluo dirlo, agghiacciante, perchè ci si immedesima completamente in loro, e si ha paura.

Ovviamente, il fatto che l'anno dopo l'uscita del film, uno dei protagonisti, Ruhal Ahmed, abbia ammesso, durante una trasmissione sull'inglese Channel 4, di aver visitato dei campi di addestramento islamisti e di aver maneggiato un AK47, fa pari col fatto che l'attore Riz Ahmed, che nel film interpreta Shafiq Rasul (che per la cronaca partecipava alla trasmissione, e dopo l'ammissione di Ruhal ha rifiutato di sottoporsi alla macchina della verità), al ritorno dalla premiere di The Road To Guantanamo a Berlino, è stato arrestato all'aeroporto di Luton come sospetto terrorista.

Come dire: siamo proprio sicuri che sia enduring freedom? E soprattutto, dov'è la "civiltà" in tutto questo?

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