No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20090908

leaders, not followers


Follow The Leader - Korn (1998)


Disco della consacrazione a livello planetario per i Korn, poco da dire, nonostante le solite vittime della sindrome "si stava meglio quando si stava peggio" si diano un gran da fare, da sempre, a sostenere la superiorità dei primi due dischi, Korn e Life Is Peachy. Con questo, non voglio dire che i precedenti non siano importantissimi: nel debutto ci sono pezzi ancora oggi superiori ai loro interi ultimi dischi, ma è acerbo e si sente, nel secondo si aggiusta la mira, e si evolvono verso un suono davvero moderno.

Disco dalla copertina stupenda, disegnata da Greg Capullo, collaboratore di Todd McFarlane (che curerà il videoclip di Freak On A Leash), che si apre con 12 tracce silenziose da 5 secondi l'una, totale un minuto, un minuto di silenzio in onore di un giovane fan (Justin, al quale è anche dedicato il pezzo omonimo) malato terminale di cancro, e quindi parte con la traccia numero 13, It's On. La particolarità dell'album, a giudizio di chi vi scrive, è il suono, finalmente potente e profondo (dovuto probabilmente anche al cambio di produzione), unito alla sperimentazione galoppante, conclamata, del metal con l'hip hop, l'elettronica e la dance. Oltre ai suoni, ai limiti del visionario, di basso e chitarre, gli ospiti infatti sono Ice Cube (Children Of The Korn), Fred Durst (All In The Family), Tre Hardson (Cameltosis), il comico Cheech Marin che partecipa alla hidden track Earache My Eye, contenuta dentro l'ultima traccia My Gift To You, dove questo pezzo non è altro che una cover di un pezzo contenuto in un film dove recitava il comico (in questo pezzo, inoltre, i 5 Korn si scambiano gli strumenti).

Molti i pezzi belli, duri e vibranti, venati da quell'angoscia caratteristica della musica del quintetto di Bakersfield: It's On, Freak On A Leash (uno dei pezzi più belli mai scritti dai Korn), Got The Life (batteria in levare come in un pezzo dance), Reclaim My Place, Justin (una ritmica paurosa), Seed.

Lasciamo perdere il lento declino attuale: è grazie anche ai Korn che il metal è arrivato fino ai giorni nostri rinvigorito e ancora in grado di far sbattere le teste.


Qui trovate una buona versione del video di Freak On A Leash, probabilmente uno dei videoclip più belli di sempre. Eccezionale.

1 commento:

sam ha detto...

Reclaim My Place riassume i pomeriggi della mia adolescenza passati a urlarla in un salotto vuoto col mio migliore amico.

Io questo disco lo adoro.

A mio parere questo e Issues i loro due capolavori.