Ministri, Festa PD, Le Morelline, Rosignano Solvay, 2 settembre 2009
Chiedo venia alle ben due band di supporto, che hanno "fatto strada" ai Ministri sul palco della zona industriale del mio paesello, ma non do giudizi su di loro, visto che ero impegnato a parlare con mio nipote su "come si suona la batteria". Da notare che se n'è andato verso la fine del secondo gruppo di supporto, dimostrando di essere ancora più snob di me, che snobbo le band di supporto.
Chiedo venia alle ben due band di supporto, che hanno "fatto strada" ai Ministri sul palco della zona industriale del mio paesello, ma non do giudizi su di loro, visto che ero impegnato a parlare con mio nipote su "come si suona la batteria". Da notare che se n'è andato verso la fine del secondo gruppo di supporto, dimostrando di essere ancora più snob di me, che snobbo le band di supporto.
Detto questo, sorpresone di fine estate i Ministri a Rosignano. Lo vengo a sapere all'ultimo momento, ma non manco. Pubblico scarso, ed è un peccato perchè non è mai bello suonare davanti a poca gente, anche se appassionata e rispettosa. I ragazzi però credo ci abbiano fatto il callo. Si parte, come sempre, con Diritto al tetto, e continuo a ripetere che non è una scelta azzeccata: è il mio pezzo preferito e lo riserverei ad un momento più "caldo" del concerto. E' il compleanno di Federico, il chitarrista, e ci rendono partecipi. Nonostante Michele, il batterista, mi pare non particolarmente preso, anche se è preciso e puntuale come sempre, gli altri due si danno il solito gran da fare. Soprattutto Davide, che addirittura verso la fine, su Il bel canto, scende dal palco in mezzo agli spettatori per cantare. C'è spazio per una cover di Guns Of Brixton dei Clash, e il finale è affidato ad una lunga versione di Abituarsi alla fine.
Per maggiori dettagli, vi rimando alla recensione del concerto di Firenze di inizio aprile. Nonostante appaiano visibilmente stanchi e provati dall'infinita serie di date che stanno portando avanti ininterrottamente ormai da mesi, i Ministri suonano un'ora e mezzo, e spaziano nel loro repertorio tanto da lasciare fuori scaletta addirittura La faccia di Briatore. Davide sembrava proprio non averne più, e non riesco a capire come è riuscito a non terminare il concerto afono. Certo che sugli ultimi due pezzi faceva quasi tenerezza. Chissà come è andata solo due giorni prima, aprendo per White Lies e Coldplay allo stadio di Udine.
Apprezzabili i molti riarrangiamenti dei pezzi. Alcuni sono ottimi, altri meno, ma questa è una cosa che va comunque premiata. Presenza scenica, come già detto più volte, più che soddisfacente, soprattutto se confrontata con la pochezza della stragrande maggioranza delle band italiane.
Mi auguro sinceramente, senza voler fare ironia, che i Ministri riescano a prendersi un periodo di riposo, per tornare tonificati e determinati ad appropriarsi definitivamente della palma di miglior live band italiana: secondo me non hanno da faticare molto.
foto tratta da http://charlotte83.wordpress.com/
foto tratta da http://charlotte83.wordpress.com/
2 commenti:
Damiano:
A parte che mi dovevi chiamare...comunque sono pienamente d'accordo(questa volta non a metà) con il Mr. Ale...i ministri prima o poi spaccheranno
:)
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