No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20090912

I love you, Enrico


Berlinguer ti voglio bene - di Giuseppe Bertolucci 1977


Giudizio sintetico: da vedere


Cioni Mario è figlio di contadini, il padre defunto, la sorellina morta all'età di 4 anni, la mamma è sull'orlo di un crollo e lo odia. Vive in Toscana, in un casolare proprio ai margini dell'autostrada, presenza ingombrante, opprimente e segno tangibile del progresso che galoppa. La vita sua e degli amici nonché colleghi Bozzone, lo Gnorante e il Buio, si svolge tra la Casa del Popolo, il lavoro e i sottopassaggi o i cavalcavia dell'autostrada. Il problema principale dei quattro, è la fica. Dopo di che, il potere al popolo: per questo, amano Berlinguer.

Un giorno, giocando a carte (sul lavoro), il Cioni perde quattromila lire col Bozzone (siamo nel 1977). Il Cioni non ce li ha (o non glieli vuol dare), il Bozzone ha un obiettivo, e spara: se non ce li hai, dì a tua mamma che stasera vengo e la trombo, così saldi il debito. Il Cioni pensa che il Bozzone scherzi. E invece no.


Film di debutto del fratello minore di Bernardo Bertolucci, Giuseppe, che non ha mai avuto molta fortuna neppure in seguito, il film, che inizialmente pare si dovesse intitolare Cazzo, che vento!, fu all'epoca un flop colossale. Eccessivo, pieno di turpiloquio, sessualmente esplicito (ma solo a parole), vagamente felliniano e strettamente vernacolare (fiorentino ma più pratese e nemmeno troppo "di città", con diverse concessioni arcaiche e poetiche, vedi le poesie del Bozzone, un colossale Carlo Monni), è probabilmente una pietra miliare nella filmografia di un Benigni che, ad oggi, non esiste più, o meglio, si è molto "calmato". Montato con l'accetta (ci sono diversi "nonsense" dovuti a tagli di scene probabilmente inutili ma necessarie per la comprensione di altre), realizzato con budget bassissimo (per pagare le comparse della scena della tombola e del dibattito - "sospensione d'i ricreativo, principia ad avviare i' culturale" - fu veramente messo in palio un apparecchio televisivo, visto che non c'erano i soldi per pagare tutti, e Benigni dette uno spettacolo gratuito per i presenti), contiene scene e dialoghi indimenticabili ed assolutamente divertenti, addirittura filosofici e sicuramente avanti sui tempi che correvano.

Assolutamente da recuperare, per chi non lo ha visto.

Prezioso il sito amatoriale dedicato al film, grazie al quale ho reperito diverse delle informazioni che trovate in questa recensione:

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