No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20090919

il vocabolario dei balconi


Aunque tú no lo sepas - di Juan Vicente Córdoba 2000


Giudizio sintetico: si può vedere


Madrid, quartiere centrale e storico (Noviciado); Lucía è sempre stata di buona famiglia, e da giovanissima abitava lì. Dall'altra parte della strada, i balconi davanti ai suoi, abitavano i nonni di Juan, di famiglia operaia, che abitava in un quartiere molto di periferia. Juan si innamorò di lei più di 20 anni fa, negli ultimi anni di Franco, e per questo andava sempre a studiare dai nonni. Le loro vite hanno preso strade diverse, ma tra di loro successe qualcosa.

Un giorno, Lucía incrocia Juan su una scala mobile in un centro commerciale. Lo segue, curiosa. Ha comprato la casa dei nonni, ed abita lì. A quel punto, Lucía decide di sistemare la vecchia casa di famiglia, e di andare ad abitarci. Entrambi non hanno relazioni fisse. L'amore ci sarà ancora? E soprattutto, cos'è accaduto oltre 20 anni fa?


Lungometraggio di debutto di Juan Vicente Córdoba; lui e una serie di collaboratori, tirano fuori da un racconto breve (El vocabulario de los balcones, dal libro Modelos de mujer) di Almudena Grandes, una bella storia, romantica, vibrante, al tempo stesso moderna e antica, palpitante, dove c'è spazio anche per una sommaria ma efficace descrizione degli ultimi anni di Franco. L'empatia è massima, paradossalmente per entrambi i personaggi, e il lungo flashback che spiega l'accaduto, le ferite del passato, funziona benissimo. Regia sottovoce, fotografia discreta, orrende però le parrucche per gli attori quando interpretano gli anni '70, la musica di Serrat fa il resto. Gary Piquer è un credibile Juan, Silvia Munt è una intensa Lucía.

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