Tutta colpa di Voltaire - di Abdellatif Kechiche 2001
Giudizio sintetico: da vedere
Jallel, tunisino, arriva in Francia da clandestino e si finge algerino senza documenti, chiedendo asilo politico su consiglio di un amico. I servizi sociali lo indirizzano ad un ostello per indigenti, frequentato soprattutto da immigrati, dove conosce Barbara, che gestisce l'ostello, Franck, un francese girovago, e altri personaggi che "cammineranno" con lui. Inizia a fare il venditore di frutta nella metro, poi di giornali, sempre illegalmente. Entra in un bar e conosce Nassera, una mezzosangue dal passato tumultuoso, con la quale lega abbastanza, ma non fino in fondo, tant'è che, quando a Jallel rifiutano l'asilo politico, prima propone di parlare con una sua amica che organizza matrimoni di convenienza con ragazze consenzienti per prendere i documenti, chiedendogli 100mila franchi, Jallel propone a Nassera di sposarlo "per convenienza" e lei gli chiede 40mila franchi. La situazione strana va avanti, finchè Nassera sparisce mentre Jallel e i suoi amici la stanno aspettando per il matrimonio, lei col vestito da sposa indosso. Jallel cade in depressione, e con la tessera sanitaria di Franck viene ricoverato in ospedale, dove fa conoscenza con un'altra serie di personaggi con problemi di nervi, e, fra questi, Lucie, una ninfomane schizzata...
Prima prova di Kechiche alla regia, con un film interessante, dove si notano già pregi e difetti del regista di origine tunisina (La schivata, Cous cous). Macchina da presa un po' grezza ma efficace, soprattutto nei piani stretti, e direzione intensa degli attori; tendenza a dilungarsi un po' troppo, ad approfondire le storie ma anche a perdersi un po' nelle piccole cose.
In definitiva, il film è godibile, soprattutto perchè descrive la vita degli immigrati, anche clandestini, senza essere troppo di parte e senza troppe morali. Il messaggio, comunque, arriva forte e chiaro. Sullo sfondo, una Parigi poco scintillante, ma spesso molto umana e profondamente multietnica. Dialoghi prolissi, ma mai scemi e spesso molto vicini a quelli della vita di tutti i giorni. Bravi gli attori, bravissime le due protagoniste, una per parte, Aure Atika nella parte di Nassera (Tutti i battiti del mio cuore), e Élodie Bouchez, qui davvero straordinaria nella parte di Lucie, già rivelatasi in La vita sognata deli angeli, poi attiva anche fuori dalla Francia, specialmente in tv (è stata in Alias e in The L World).
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