No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100815

editoriAle

Lo so, ne sentivate la mancanza. E io ve ne regalo uno proprio a Ferragosto, con una mezza libecciata in atto e un torcicollo doloroso, accidenti a chi si dimentica le finestre aperte di notte quando rinfresca.

Sarò breve, come dicono quelli che telefonano alle trasmissioni radiofoniche e a meno che non gli spari non la smettono più di parlare.

Bossi tuona: "Nessuno provi a varare governi tecnici, o porteremo in piazza milioni di persone". Boiadé, speriamo che quel giorno lì grandini a sassate.

Calderoli (ricordiamolo: un intellettuale) rincara la dose: "Se dovesse succedere una cosa del genere, il Nord se ne va". Ho provato ad immaginarmi davvero lo scenario. Senza riflettere sull'economia, che tanto siamo in Europa e al limite peggio della Grecia non possiamo finire (o meglio? Almeno loro si incazzano...), pensateci: quando i "Padani" dovessero venire in vacanza dalle nostre parti, potremmo trattarli di merda come i tedeschi. E soprattutto, avremmo una serie A più equilibrata, senza l'Inter e la Juve (il Milan ormai non lo contiamo più, finchè il presdelcons non lo vende).

Ma la cosa che mi ha fatto più ridere stamattina, è questo articolo de Il Tempo, dove nientemeno che il Direttore, Mario Sechi, si chiede ironicamente se "Gianfranco e Ely ce la faranno?", aggiungendo che tutta la storia è "un feuilleton straordinario. E' un racconto verista della nostra società".
Qualcuno dovrebbe spiegare a questi pseudo-giornalisti, che, esattamente alla stessa maniera dei nostri (purtroppo) politici, hanno perso qualsiasi contatto con la realtà vera, con chi ancora si guadagna il pane col sudore (si, anche alla tastiera si suda). Qualcuno dovrebbe dirgli che, usando un francesismo sempre in voga in Toscana, culla della cultura rinascimentale, a noi, di Gianfranco e Ely c'importa una bella sega.

E che, nonostante personalmente non sia filo-americano, e le "prestazioni" di Obama non mi abbiano convinto, nonostante negli USA abbiano il tempo di riflessioni del genere, dove un professore di studi classici ha "corretto" la rivista Forbes sull'affermazione che Tiger Woods era il primo atleta della storia ad aver guadagnato più di un miliardo, sostenendo che gli auriga (tipo Ben Hur, per intenderci) romani guadagnavano ben di più, rimango ammirato da un Presidente USA che difende il diritto di culto come inalienabile (e lo sostiene citando la Costituzione...) mettendosi dalla parte dei musulmani che vogliono costruire una moschea a Ground Zero. Chapeau!, mister Obama.

2 commenti:

Filo ha detto...

a me l'editoriAle mancava sul serio.

jumbolo ha detto...

mi fa piacere. devo scrivere un editoriAle sui motivi per cui non lo scrivo cosi spesso.