No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20080826

Argentina ago 08 - 6

Argentina - Passaggio a Nord Ovest
Ultimi giorni

Sono al terminal bus di San Miguel de Tucumán, in attesa del bus per Buenos Aires. Sono le 10.36 locali, il prossimo bus e' alle 12,45, siamo partiti da Salta alle 1,50 della notte e siamo arrivati qui piu' o meno alle 6,00, ma ero troppo sconvolto per capire e verificare l'ora. Ultimi giorni serrati ma prolifici dal punto di vista umano e paesaggistico. Per riprendere da dove ci eravamo lasciati, siamo partiti da La Quiaca alle 7,58 con 5 gradi sotto zero, Juliana che aveva fatto la doccia fredda, una nebbia padana, e sull'altipiano che si percorre per tornare a sud abbiamo assistito ad un vero e proprio spettacolo della natura: il disgregamento della nebbia stessa a cura di un sole incessante, finche' ci siamo ritrovati 200 km dopo con 20 gradi sopra lo zero. Ci siamo fermati a Humauaca, la cui quebrada e' stata dichiarata patrimonio dell'umanita' dall'Unesco e abbiamo comprato verdura al mercato, mangiato empanadas a 70 centesimi di pesos e scaricato una signora alla stazione di servizio: ci eravamo fermati perche' la sua auto, dove viaggiava con la famiglia (almeno 5 persone e due bambini) si era fermata in panne. Poi altre cose che vi raccontero', e la consegna dell'auto alle 21,00 a Salta. Compriamo un'escursione di due giorni per Cachi e Cafayate, rientriamo all'hostal e attendiamo un po' perche' avevano fatto confusione con le prenotazioni (i ragazzi che lavorano alla reception sono uno piu' rincoglionito dell'altro), ceniamo, beviamo vino e parliamo con una coppia di Mallorca (Spagna), poi Juli esce e io vado a letto. Siamo in dormitorio con 4 ragazze francesi silenziosissime che alle 23,00 dormono gia' alla grande, dopo aver letto un paio d'ore almeno. Che popolo meraviglioso.
La mattina ci passano a prendere alle 7,30 abbondanti, e l'escursione si rivela interessante forse piu' dal punto di vista umano. Conosciamo due anziane argentine simpatiche, uno spagnolo verbosissimo ma simpatico che non lascia respirare la ragazza salteña che lo accompagna (dai baci e dalle smancerie), un italiano di Verona suo amico davvero in gamba (Francesco, grande), tre argentine della provincia di Buenos Aires (Mariana, Fernanda e Victoria) carine e simpaticissime, due veneziane spassose (Anna e Elisabetta, un bacio). Ci sono anche, carramba che sorpresa, il papa' e le sorelle di Jean, il francese che abbiamo lasciato con Annabelle, qualche giorno fa. C'e' anche una coppietta francese silenziosa, ma sorridente. Dormiamo e mangiamo all'hostal-ristorante El Criollo, dove il dueño e' Romolo, vi giuro, Johnny Depp sputato, piu' robusto e con un accento del nord fortissimo e divertente. Ci sconsiglia le cose che non sono fresche e scherza con noi, ma ha una faccia che non si dimentica.
E alla fine, la prestazione superlativa di Juliana, definitivamente la mia aspirazione per quando saro' grande. Arriviamo al terminal bus di Salta alle 19,00. Ci lasciamo dal gruppo a malincuore: le ragazze decidono di uscire tutte insieme. Juli vuole uscire, ma non vuole farmi fare il viaggio di ritorno da solo. Dopo 20 minuti di pregunte alla decina di sportelli della decina di ditte di trasporti passeggeri, trova una combinazione che ci permette di:
-partire alla 1,50 della notte, in modo da andare a cena con le ragazze;
-risparmiare almeno 100 pesos di viaggio;
-risparmiare due notti in hostal/albergo
anche se la mia salute non ce la fara', questa ragazza merita una statua. Dopo l'exploit del bus, non contenta, trova un hostal che senza farci pagare niente, ci da' due bagni per farci la doccia e ci lascia depositare gli zaini fino all'1.30. Sono senza parole e vorrei trovarle un buon compagno.
Le ragazze sono felicissime di vederci per le ultime ore, andiamo a La Panaderia, un ristorante che fa spettacoli dal vivo, ci divertiamo, Fernanda riesce perfino a trascinarmi a ballare, poi all'improvviso un black out totale della citta', noi che usciamo trafelati dal locale, un tassista abusivo dipendente del locale che mi sa di mezzo mafioso ci accompagna a prendere gli zaini e poi al terminal per la modica cifra di 10 pesos (quasi il doppio di una corsa normale), poi il bus, il cambio a Guelmes praticamente mentre dormiamo, l'arrivo a Tucumán.
Ci sono cose che davvero non si possono descrivere.

Vi abbraccio ancora tutti, sto tornando. A presto.

5 commenti:

Filo ha detto...

per tutto il resto...

Anonimo ha detto...

ho lasciato la mastercard in albergo

lafolle ha detto...

azz

jumbolo ha detto...

io no

Anonimo ha detto...

ola Ale,
grazie per aver citato nel tuo blog, peraltro molto piacevole, il fatto di avermi conosciuto!
Non capisco però come non hai ritenuta degna di nota la nostra performance de "La pulce d´acqua"!
Se ti ricordi mandami il nome del gruppo che mi dicesti di cui mi sono dimenticato...
Hasta pronto,
Francesco (di Verona)