No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20080827

nucleare si o no? parte 3




Un'illusione dannosa

di Fritz Vorholz, DIE ZEIT, Germania


Petrolio alle stelle, paura del cambiamento climatico e della crescente dipendenza dai paesi fornitori di energia: sono tutti fattori che aumentano l’insicurezza dei tedeschi. I consumatori spaventati ascoltano più facilmente gli argomenti che sembrano convincenti, anche se non lo sono. Come quelli della Cdu, secondo cui l’energia atomica è assolutamente ecologica. Economica, pulita, di fabbricazione tedesca e quindi sicura. Ora la Cdu propone di tornare sulla decisione di abbandonare il nucleare e di lasciare in funzione, dopo il 2020, le 17 centrali presenti sul territorio tedesco. Ma i fautori del nucleare inseguono un sogno che potrebbe rivelarsi un
incubo per le persone e per l’ambiente. Forse i reattori del futuro saranno migliori di quelli attuali. Ma nel mondo, ora, ci sono 439 impianti. E in ogni momento è possibile che uno vada in
avaria. Un incidente del genere porterebbe irrevocabilmente allo spegnimento anche dei reattori nazionali. E la lobby nuclearista lo sa bene. L’energia atomica non fa bene al clima, e sicuramente
non ci affranca dal costosissimo petrolio. Quanto al prezzo dell’energia elettrica che produce, è più conveniente solo in misura trascurabile. La promessa di un’energia più economica, evocata dalla Cdu e usata anche in campagna elettorale, rivela un profondo disprezzo degli elettori. È vero che nelle centrali nucleari l’energia viene prodotta a un costo molto basso, una volta superato il periodo di ammortamento. L’utente però non beneficia in alcun modo di questo risparmio, perché paga l’energia non in base ai costi di produzione ma secondo il prezzo di mercato. La differenza va ai proprietari delle centrali. Se tutti accettassero di rinunciare a metà dei loro profitti extra, come contropartita in cambio di una proroga sulla durata di funzionamento delle centrali, forse allora le bollette potrebbero davvero calare.


continua

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