No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100105

disgregare


Break it Up - Jemina Pearl


A leggere la lista di chi ha collaborato a questo disco, verrebbe voglia di scriverne bene e finita lì, senza neppure ascoltarlo. Purtroppo, sono di quelli a cui di solito piace fare il contrario.
Il problema è che i Be Your Own Pet sono stati una garage punk band che mi è piaciuta un sacco, e che purtroppo non sono riuscito a vedere dal vivo: se ne è parlato un gran bene. Da un po' di tempo si sono sciolti, e Jemina ha cominciato un percorso solista, aiutata nientemeno che da Thurston Moore (Sonic Youth, c'era bisogno di scriverlo?) e Dave Sitek (TV On The Radio).
Il disco in questione suona sempre piuttosto fresco, come suonavano i BYOP, ma forse con un pizzico di grinta in meno, e un minimo di ragionamento in più.
L'apertura, affidata a Heartbeats, parrebbe preludere ad una sorta di fotocopia (in positivo) di un disco della sua ex band, ma lungo la distanza del full lenght si notano differenze, anche se lievi.
Intendiamoci, non è certo un disco perfetto; ma ci sono degli episodi davvero felici, e la voce della ragazza è sempre piena di energia. Heartbeats, appunto, è un prologo indovinatissimo.
Ecstatic Appeal è un mid-tempo dal sapore molto pop, con chitarre che oserei definire alla Nile Rodgers, che ti cattura immediatamente. Così come irresistibile è la seguente Band On The Run, dove le somiglianze con gli Strokes, che già si notavano ai tempi dei BYOP, vengono allo scoperto: ovviamente, il cantato rende il tutto più sexy and wild. Si arriva così ad I Hate People, cantata insieme a Iggy Pop. Si, avete capito bene, e l'Iguana fa la sua parte tranquillo senza strafare. Pezzo sinuoso, che lascia il segno. Mi piace molto anche Retrograde, molto hard rock old style, con un ritornello micidiale. Anche No Good, così minimale con quella specie di scala armonica piazzata sullo stop, che segue una strofa dove la batteria tambureggia tribalmente, e una sorta di carillon al posto dell'assolo, è deliziosa quanto esile. Un po' tutta la musica di Jemina fa questo effetto. Ci sono poi pezzi più deboli, ma l'insieme può piacere e rallegrare.
Qualcuno definisce questo tipo di canzoni bubblegum: quasi quasi mi rimetto a masticarne.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

ma tu lavori?
come cazzo fai a mantenerti?
ogni giorno scrivi papiri in questo blog, deduco tu non faccia un cazzo in vita tua.

jumbolo ha detto...

e te?

lafolle ha detto...

i pearl jam al femminile..

Anonimo ha detto...

lo dicevo io, giusto ieri ale..
Mau

jumbolo ha detto...

:))

iacopo ha detto...

boia ale, l'anonimo c'ha troppa raGGGione...te non lavori, cazzo!! E a quanto pare nemmeno lui visto che c'ha ì tempo di leggere tutti papiri che ogni giorno scrivi!!!