No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100127

petalo


Moltheni - 15/10/2003 - Baraonda, Marina di Massa

Una tristezza senza fine mi assale durante e dopo il concerto acustico di Moltheni al Baraonda; dopo l'esibizione breve dei Marta sui tubi, un interessante band che mescola il rock con la musica popolare del sud Italia, Moltheni alla chitarra acustica, con due collaboratori uno alla chitarra elettrica e uno alle tastiere, iniziano il set (circa a mezzanotte) che, per inciso, sarà anche ridotto su richiesta, mi pare, del locale.

Un centinaio di persone scarse (e sparse) dentro al Baraonda, ma quelle interessate a Moltheni e alla sua musica saranno ad esagerare 30. Eppure lui si prodiga, suona, canta, fa sentire un sacco di canzoni nuove, che dovrebbero finire nel nuovo disco ("questa canzone s'intitola Petalo, dovrebbe essere il nuovo singolo....se me lo faranno uscire"), nuove versioni del suo repertorio (soprattutto dal primo, splendido e mai dimenticato Natura in replay).

Chiede un attimo di silenzio per un pezzo sommesso, ma non c'è niente da fare. E dire che l'iniziativa dell'ingresso gratuita e consumazione non obbligatoria da parte del Baraonda è da lodare. Ma il rispetto non abita qui, purtroppo.

Alla fine, Moltheni ringrazia ("Grazie. Siete stati pochi, ma attenti. Finchè c'è gente come voi, la musica alternativa ha un futuro."), e noi ringraziamo lui personalmente, visto che si aggira per il locale.

L'unica pecca delle canzoni è l'uniformità, cosa plausibile quando si ha uno stile così ben definito fin dall'inizio. Però è veramente un peccato che un artista così talentuoso sia costretto in queste condizioni.

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