No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100120

cibo per l'anima 2




A proposito di Soul Kitchen, recensito ieri, mi fa piacere darvi un parere diverso, più positivo.



Ecco quindi la recensione di Dietrich Kuhlbrodt del Die Tageszeitung, nella traduzione che si trova su Internazionale nr. 828






Soul Kitchen - di Fatih Akin (4 su 5)







Soul Kitchen è uno sgangherato ristorante aperto da Zinos, un tedesco di origini greche interpretato dal bravissimo Adam Bousdoukos, in un vecchio capannone industriale di Wilhelmburg, un quartiere di Amburgo dove sta nascendo un’interessante scena artistica. Pizza,
salsicce, patatine fritte e pasta non sono il massimo, ma i clienti del locale, in gran parte immigrati o tedeschi di origine straniera, sono tenuti insieme dalla musica, onnipresente nel ilm, un crossover di soul, funk, rembetiko, hip-hop. In questo ipnotico susseguirsi di generi si alternano le vicende dei diversi personaggi, compresa la tribolata storia d’amore di Zinos. Ebbene, devo confessare di essermi fatto prendere dal film al punto di sentirmi uno dei clienti di Soul Kitchen, come se quel ristorante fosse la mia seconda casa. Una cosa inopportuna per un critico cinematografico: i miei colleghi mi hanno sempre detto che si perde un po’ di credibilità se non si trova almeno un aspetto negativo in un film. Anche una piccola cosa può bastare.
Allora, vediamo, ci provo... Be’, che devo dire? Non mi viene niente. Mi dispiace.

1 commento:

Anonimo ha detto...

concordo con questa rece
bruzz