copio incollo il messaggio di sandrone:
Una mia amica lo definisce così: il panico che precede il lancio. Non mi capita quando devo scrivere una sceneggiatura o un racconto. Non mi capitava prima delle riunioni di budget quando fingevo di essere un manger della Mondadori, non mi capita prima di una presentazione o di un viaggio. (Oddio, sono sempre un po’ nervoso per tutto: quando gli amici mi invitano a cena mi informo su chi c’è e tiro pacchi se ci sono estranei, perché non riesco a rilassarmi davvero se non conosco bene la persona che ho davanti. Faccio davvero fatica: non sono spocchioso, sono psicotico. Ma questo non c’entra.) Il panico che precede al lancio è quello che ho nei giorni, a volte nelle settimane prima di ficcarmi nella stesura di un romanzo. Non parlo della fase preparatoria, quando prendo quintali di appunti che non userò mai e faccio scalette anche sulla porta del gabinetto. Quando compro quadernetti che lascio intonsi. Quando pulisco con l’alcool la tastiera e rimetto in ordine la scrivania e la libreria perché poi non avrò più tempo.
Parlo di quando davvero ci entro dentro, mi incammino nel tunnel e da quel momento in poi scriverò davvero sempre. Ogni sera, ogni giorno. Vedrò di meno se non del tutto gli amici. Mi sveglierò di notte con l'ansia e con nuove idee. Cestinerò e riscriverò. E come sempre mi sembrerà impossibile prima o poi finirlo davvero. La cosa che mi stupisce e' che non mi capita quando il libro esce. Certo, ci rimango male quando lo stroncano, ci rimango male se su Ibs i lettori mettono una stellina sola, ma il lavoro lì è finito.
Il romanzo di cui sto parlando è Gorilla: istruzioni per l’uso, programmato per l’uscita alla fine di agosto (anche se in giro c’è scritto aprile. See, mi piacerebbe…).
Il quinto della serie. Un vecchio amico, per me e spero per molti di voi, che torna con il suo carico da novanta di patologie e casini. Ne ho già scritto una parte, anche non indifferente, ma il vero lavoro comincia ora. Questo weekend.
Per buon augurio, posto l’immagine di Marco Melis, ispirata al mio detective scisso. Mi fa piacere che le mie cose vivano altre vite, si trasformino e vengano rielaborate dall’intelligenza altrui. Che dite, mi assomiglia?
tutto questo per dire che il nostro sandrone (dazieri) sta iniziando a lavorare al prossimo libro del gorilla(è superfluo dire, quindi lo dico, che tutti gli altri li ho letti!) e io ne sono felice!
a presto gorilla!
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