No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100130

berlin


Da Internazionale nr. 828

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Esuli culturali

Da Alghero a Berlino

di Maksim Cristan


Sono sessanta milioni le persone d’origine italiana che vivono all’estero. Tra loro ci sono anche
moltissimi giovani partiti da poco. Ne ho raggiunti alcuni a Berlino, dove vivono circa 15mila italiani. L’immigrazione non sono solo i neri che avanzano verso le coste italiane. L’immigrazione è un fiume di persone in movimento intorno alla Terra alla ricerca di un posto nell’universo: Somy che dal Kenya arriva a Roma, Valeria che da Roma va a Berlino, Kati che da Berlino va sull’isola di Lamu, in Kenya. Nessun governo può fermare questo fiume che si muove come in vasi comunicanti e se ne infischia delle leggi razziste.

Alessandro Serra, nato ad Alghero nel 1975, si è laureato in biochimica e immunologia al King’s college di Londra e ha completato un dottorato in immunologia molecolare presso il centro ricerche Novartis Vaccines a Siena. Dal 2006 vive a Berlino. Rappresenta due fenomeni tipici dell’Italia di oggi: la “fuga dei cervelli” e “i giovani che se ne vanno dal sud”.

“Quand’ero piccolo la mia famiglia mi spingeva ad andare via”, racconta Alessandro. “I miei genitori mi hanno mandato in vacanza in Gran Bretagna per studiare l’inglese e hanno fatto dei sacrifici per darmi l’opportunità di partecipare a uno scambio culturale di un anno negli Stati Uniti”.

In America Alessandro si è innamorato della scienza, mentre al liceo in Italia rischiava tutti gli anni di essere rimandato proprio in questa materia. Il caso ha voluto che ricevesse un’offerta di lavoro da un istituto di ricerca berlinese proprio a una conferenza ad Alghero.

“Negli anni dopo la laurea ho provato a puntare sull’Italia, ma era quasi impossibile trovare un lavoro soddisfacente. E con quello che guadagnavo non potevo permettermi di vivere nel posto che mi piaceva”.

Alessandro collabora a due progetti di ricerca e vive nel quartiere di Kreuzberg.

“Ho trovato casa su internet. L’annuncio sembrava assurdamente a basso costo rispetto a Siena e temevo una truffa. Invece era tutto vero”.

In Germania, dice, “non c’è quella forte tensione, quella specie di ansia serpeggiante che si avverte ogni volta che si fa un salto in Italia. Berlino è una città che ti avvolge come un abito fatto su misura, a misura d’uomo. Ti toglie ogni forma di pressione”.
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Maksim Cristan è uno scrittore croato nato nel 1966. È arrivato in Italia nel 2001

2 commenti:

exit ha detto...

Ci torno fra dieci giorni.
La vita è vita ovunque, d'accordo, però ci sono dei luoghi - fra questi Berlino - dove è più sopportabile.

Anonimo ha detto...

Mia sorella, beata lei, ci vive e mi sa che farò prima o poi la pazzia e ci andrò anche io. Ma non è forse più pazzo restare qui?
Lisa