Black Light - Groove Armada (2010)
Stiamo decisamente entrando nel vivo dell'anno musicale: infatti, stanno uscendo dei dischi che sicuramente lasceranno un segno indelebile su questo 2010. Il nuovo del duo britannico è una sorpresa, perfino per un ascoltatore rock-oriented come me, seppur interessato dai suoni dance, e innamorato, per dirne una, della loro My Friend, dal loro Goodbye Country (Hello Nightclub) del 2001. Il valore aggiunto dei GA, rispetto ad un altro disco di questo periodo che sta riscuotendo grande successo, quello dei Goldfrapp (del quale parleremo prossimamente), è che hanno sempre cercato una via mainstream e molto pop, mixando influenze dance vecchissime, ma pure molto soul e new wave, alla musica cosiddetta "ballabile". Se tutto ciò era rimasto tra le righe in passato, qui esce decisamente allo scoperto, ed il risultato è decisamente vincente. C'è di tutto, fatto con gran classe. Un pezzo cantato da Brian Ferry, Shameless, tanto per dire a chiare lettere che si, tra le influenze forti ci sono pure i suoi Roxy Music, una sorta di cover mascherata di Smalltown Boy (History, posta in chiusura, dove Will Young fa il Jimmy Sommerville), come pure una discreta sottotrama rock (l'iniziale Look Me In the Eye Sister è piuttosto chiara al riguardo).
Jessica Larrabee (voce e chitarra dei She Keeps Bees, da tenere d'occhio, gran bella voce) e Nick Littlemore (Pnau, Empire Of The Sun, Teenager) si dividono una buona parte dei rimanenti pezzi (ci sono anche SaintSaviour - il singolo I Won't Kneel e un altro paio di pezzi, uno dei quali in "duetto" con la Larrabee, Time And Space, dal ritornello inarrestabile, uno dei migliori del disco - e Fenech-Soler, ma in parte minore). La musica è molto solare, e contiene tutte le influenze citate prima. Il disco è compatto, e "fa le scarpe" a moltissima produzione elettro-dance degli ultimi anni.
2 commenti:
sai che a me invece non piace? mah...
peccato
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