ReCreation - Zap Mama (2010)
E' con colpevole ritardo (quasi un anno) che vi segnalo l'uscita dell'ultimo disco delle Zap Mama, da sempre una creatura della inarrivabile Marie Daulne, una donna che ha avuto una vita a dir poco avventurosa fin dalla nascita (chi avesse voglia, si legga - in inglese - le prime 5/6 righe qui). Doveroso raccontare un po' di storia, visto che probabilmente, a parte averle sentite (senza sapere che erano loro) in uno spot Fiat di alcuni anni fa, in Italia sono pochi a conoscerle: Zap Mama nascono nei primi anni '90 in Belgio, visto che la madre di Marie e le sue sorelle furono espatriate in Belgio, paese natìo del padre, ucciso dai ribelli Simba in Congo quando Marie aveva solo una settimana di vita.
Nascono come gruppo vocale a cappella, ed inglobano poco a poco una quantità difficilmente catalogabile di elementi musicali di ogni parte del mondo. Il risultato è ugualmente molto difficoltoso da raccontare, ma come minimo vi posso dire che c'è sempre un grandissimo senso del ritmo, e le voci la fanno ovviamente sempre da padrone.
E' un'esperienza ascoltare i loro dischi, così come lo è assistere ad un loro concerto: me ne ricordo uno memorabile dentro la Rocca di Scandiano, eoni fa (era infatti il 1997). E' un po' come fare un giro del mondo, più o meno.
Vi lascio così, sperando di avervi instillato un po' di curiosità: aggiungo solo che tra le altre cose (Marie ha collaborato con moltissimi altri artisti, uno su tutti Michael Franti), in questo ReCreation c'è una cover di Parole, parole (Paroles Paroles), che noi (anziani) conosciamo per l'originale duetto tra Mina ed Alberto Lupo, e che nella zona francese conoscono per la trasposizione fatta da Dalida ed Alain Delon. Le Zap Mama la cantano con Vincent Cassel, inserendovi elementi di musica brasiliana.
Fate un po' voi.
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