No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20210617

Tystnaden

Il silenzio - Di Ingmar Bergman (1963)
Giudizio sintetico: da vedere (4/5)

Due sorelle emotivamente lontane, Ester e Anna, e il figlio di Anna, Johan, un ragazzo di 10 anni, stanno facendo un viaggio su un treno notturno per tornare a casa. Ester, la sorella maggiore e traduttrice letteraria, è gravemente malata. Anna la assiste freddamente, apparentemente risentendosi del fardello. Decidono di interrompere il viaggio in una città chiamata "Timoka", situata in un paese dell'Europa centrale sull'orlo della guerra. Sebbene Ester sia una traduttrice professionista, né lei né gli altri parlano la lingua di questo paese.

Chiusura col botto della trilogia religiosa per Bergman, con un film che suscitò non poco scalpore. Pesantemente censurato in Italia, fu oggetto perfino di un dibattito parlamentare in Svezia, a proposito della fama "pornografica" che lo circondò l'uscita. Spietato su tutta la linea, nelle sue metafore possiamo leggere un'infinità di temi, che a tutt'oggi tengono a galla il cinema d'autore.

Closing with a bang of the religious trilogy for Bergman, with a film that caused quite a stir. Heavily censored in Italy, it was even the subject of a parliamentary debate in Sweden about the "pornographic" fame surrounded its release. Ruthless across the whole line, in its metaphors we can read an infinity of themes, which still keep auteur cinema afloat.

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