No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20061009

azzurro fiaba


Lady in the water - di M. Night Shyamalan 2006

Cleveland Heep è un uomo buono. Nessuno conosce il suo passato, ma si può intuire da subito che non è granché. E' il guardiano tuttofare del residence The Cove, nei pressi di Philadelphia. Cleveland conosce tutti gli inquilini e i loro tic, accoglie i nuovi arrivati e li indirizza tra gli altri condomini, li mette al corrente delle regole. Impacciato, timido e balbuziente, è voglioso di apprendere, tanto che chiede continuamente libri in prestito a Young-Soon, una residente di origine asiatica che studia all'Università. Una delle regole del residence, è che non si può usare la piscina dopo il tramonto, e da un po' di tempo Cleveland sospetta che invece qualcuno ne faccia uso. Attento e guardingo, riesce ad intercettare una presenza che, appunto, si muove nell'acqua; ma non è un inquilino, bensì una misteriosa ragazza diafana e rossa di capelli, impaurita, impudica, apparentemente ignara di ogni basilare regola di comportamento in questo mondo. Si chiama Story, e comunica a Cleveland qual è la sua missione, insieme al fatto che lei non è di questa terra. L'uomo, dapprima spiazzato e incredulo, vinto dalla curiosità e da una sorta di fede che sembra nascergli dal profondo, cerca di capire qualcosa di più, e trova una preziosa informatrice nella madre di Young-Soon, che conosce una favola orientale, favola dalla quale Story sembra uscita. E' una narf, una ninfa acquatica che viene dal Mondo Azzurro. Il suo compito è conoscere uno scrittore, che alla sua presenza prenderà coscienza del fatto che il libro che sta scrivendo cambierà il corso degli eventi, pur se indirettamente. Tutto ciò innescherà la venuta di un bambino che salverà l'umanità. Parte la ricerca dello scrittore, dopo di che Story deve tornare nel suo mondo, ma una feroce creatura, uno Scrunt, cercherà in tutti i modi di impedirglielo. Il condominio tutto, guidato da Cleveland, si metterà d'impegno per far si che Story possa portare a termine sana e salva la sua missione.

Vedo già bocche storte. Bene, ve lo dico: siete in errore. Shyamalan, e qui mi ripeto, è un genio. Probabilmente l'unico cineasta geniale di questa generazione. Non importa essere laureati in storia del cinema, essere critici accreditati, per capire che il cinema di Shyamalan va oltre. Come tutti i geni, è estremo, per questo tutti i suoi film hanno diviso la critica (che ultimamente sembra un po' indulgente verso di lui) ma soprattutto il pubblico. Il confine tra il ridicolo e il sublime è continuamente rasentato dalle sue opere: quest'ultima non fa eccezione.
Tra l'altro, c'è poco da disquisire, Shyamalan si ama o si odia. Potrei stare qui a dirvi che è un ottimo seguace, a modo suo, di Hitchcock, che ogni sua inquadratura è un piccolo capolavoro, che ti spiazza continuamente con un'atmosfera sempre perennemente in bilico tra il grottesco e l'horror, che riesce a far risultare credibili e indispensabili i parchi ma imprescindibili effetti speciali presenti nel film. Dirvi che prende una favola a pretesto per cercare di fare un film sui nostri tempi, e al contrario dei catastrofisti, crea un filmone pieno di speranza, un inno alla forza dell'umanità. Che dissemina il condominio di personaggi delineati con appena due inquadrature, a volte nemmeno un dialogo, che il condominio è uno spaccato della civiltà odierna.
Ma, come ho cercato di sintetizzare agli amici all'uscita dalla proiezione, se non avete la capacità di sperare, oltre che di sognare, sarà tutto inutile. Shyamalan e il suo Lady in the water non fa per voi. Al contrario, tutti coloro che appartengono alla categoria sopra citata, il film dell'autore di The Village, Signs, Unbreakable e Il sesto senso, piacerà da morire. Piangerete, tornerete bambini, vi assalirà la voglia di aiutare gli abitanti del condominio, vi sentirete un groppo alla gola per buona parte del film.
Un cast variegato e finanche divertente, dove lo stesso regista e sceneggiatore si ritaglia per la prima volta una parte piuttosto rilevante, con due mattatori eccezionali, quali Paul Giamatti nei panni di Cleveland, e una eterea, bellissima, delicata, sensazionale Bryce Dallas Howard nei panni della ninfa Story; spesso recita con gli occhi, fateci caso. Una eccezionale promessa del cinema, altra cosa già detta in passato.

Un altro film coraggioso, tenace, carico di speranza come dicevo prima. Un film imperdibile. Quasi un capolavoro.

2 commenti:

lafolle ha detto...

l'ho visto. a me è piaciuto. la regia è meravigliosa, anche se la storia di per se potrebbe risultare banale ad occhi pigri.
l'ho visto con carlo.. a lui a fatto schifo...dall'inizio alla fine..

jumbolo ha detto...

salta agli occhi da sempre che i film di questo regista possono dividere la platea. più vedo film e più mi convinco che parlarne e discutere serve ad allenare il cervello, ma alla fine se devi darne un giudizio devi far parlare il cuore. non sempre un film, però, riesce a parlare al cuore.
e allora, quelli che vi riescono vanno esaltati, anche se sempliciotti. non è questo il caso, a mio parere, e forse anzi, questo lady in the water è anche pretenzioso.
è un po' come una rielaborazione della storia della venuta del messia, l'annunciazione, la rivelazione, ecc ecc. sembra fatta con gli occhi giocosi e spaventati di un bambino. ed è questo che mi colpisce in shyamalan. il suo essere bambino senza nascondersi dietro ad un paravento.