No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20061021

riflessioni da sabato del villaggio


Sarà il riflesso inconscio dei mondiali di calcio, sarà che l'erba del vicino, oltre ad accendersi meglio, è sempre più verde, fatto sta che ammiro il pragmatismo francese e spesso il loro coraggio politico. Mentre George W. Bush ammette che in Irak la nostra strategia sta fallendo, in ritardo di qualche anno, il sindaco (gay e di sinistra) di Parigi Bertrand Delanoe decide di mettere all'asta le bottiglie più pregiate della cantina municipale, creata, ai tempi in cui il sindaco era l'attuale Presidente della Repubblica Jacques Chirac, da Bernard Bled, alto funzionario di destra appassionato di vini, che comprò per cifre modeste, vini che adesso valgono una fortuna. E' molto bella e signorile la polemica educatissima che questa decisione ha acceso. Bled sostiene che non è d'accordo filosoficamente e non per ragioni politiche: c'è un lato puritano in questa scelta, io sono un epicureo. Claude Maratier, l'esperto incaricato della vendita spiega diligentemente la scelta: oltre alla rarefazione dei pranzi e delle cene protocollari, c'era un qualche imbarazzo a mettere sul tavolo un patrimonio così importante. Servire 10 bottiglie di Chateau Petrus durante un pasto vuol dire mettere sul tavolo 25mila euro. Non è necessariamente molto ragionevole. C'è anche la "giustificazione" del pericolo Senna (il fiume): in caso di alluvione, la cantina dove sono mantenute le bottiglie sarebbe tra le prime ad essere allagata, ma sappiamo benissimo che c'entra poco o niente.
Tra l'altro, la municipalità sta guadagnando fior di quattrini: ieri due bottiglie di Romanée Conti sono state aggiudicate per 5mila euro ciascuna, più di 3 volte il prezzo di partenza.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

se ne compra un paio???

jumbolo ha detto...

vai