No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20061011

ruota libera


Mi sento di parlare di qualche argomento polemico in tutta libertà. E allora.
Ne avevo già sentito parlare tempo fa proprio a Vicenza, da amici appunto di Vicenza. Le US Army hanno chiesto già da un po' di tempo chiesto di acquisire l'intero terreno dell'aeroporto Dal Molin per allargare la caserma Ederle; la base diventerebbe la più grande d'Europa, inglobandone alcune presenti in Germania. Non conosco bene i dettagli (termini di acquisizione, basi che chiuderebbero, brigate che si riunificano), ma per alcune cose potranno aiutarci gli amici stessi di Vicenza, che leggeranno e commenteranno. Andiamo ai fatti spiccioli: qualcuno non è d'accordo, altri si. L'allargamento darebbe lavoro, magari quel lavoro che adesso gli imprenditori locali non riescono a dare. Non mi sento di giudicare a fondo, perchè così a naso non mi pare manchi il lavoro nel Nord-Est. Anche qui ci aiuteranno gli amici magnagatti (soprannome storico dei vicentini).
Quello che interessa a me è il concetto, sul quale rifletto già da un po'. Ma veramente siamo ancora debitori degli USA perchè ci hanno liberato durante la Seconda Guerra Mondiale? E' per questo che ci sono le basi USA in Italia? E' di ieri sera la notizia secondo la quale l'inchiesta sulla tragedia del Moby Prince sarà riaperta, visto che si sono trovate delle riprese satellite secondo le quali nella zona dell'incidente alcune navi USA stavano facendo manovra al largo di Camp Darby (la base USA tra Pisa e Livorno). Non ci voglio credere, un'altra Ustica, un mezzo Cermis. Non ci voglio credere.
Non ce l'ho con loro. Il mio primo insegnante di inglese era un ragazzo di Seattle che lavorava dentro Camp Darby. Mi era simpaticissimo. La cosa di Vicenza l'ho sentita per la prima volta alla festa di un'amica carissima, alla quale voglio bene; suo padre è militare USA, è una persona splendida, ascolto volentieri le sue storie sull'Afghanistan e altro, tutta la famiglia mi piace da morire.
Ma, ripeto, ha ancora senso che ci siano le basi militari USA in Italia? Secondo me no. Secondo me non ha mai avuto un senso questa cosa. Poteva essere, ai tempi, una spartizione tattica. Adesso non ha più senso. Se sussiste, a questo punto facciamo aggiungere una stella sulla bandiera e votiamo quando ci sono le elezioni americane. Mi spiacerebbe perchè mi sono già affezionato all'Euro.

La Corea del Nord ha annunciato di aver eseguito un test atomico. Tutti scandalizzati e offesi. Loro gongolano, l'Iran anche. Questa mattina per la prima volta ho sentito qual è il criterio di non proliferazione atomico, messo in atto dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, in più riprese (l'ultima nel 1980). Possono avere l'atomica solo i paesi che l'avevano a quel tempo. USA, URSS, Francia, Inghilterra e Cina. Tutti quanti sanno benissimo che ci sono almeno altri 3-4 paesi che ce l'hanno (Israele, India, gli altri metteteli voi).
Ora, dico, ma che cazzata è? O tutti, o nessuno. Detto questo, tanto per capire come la penso nello specifico, immagino che tutti i coreani del nord siano contentissimi dell'atomica. Sai che pance piene adesso?

Me ne verrebbero altre, ma è tardi. Per oggi può bastare.

Foto Cat, Landscapes 10

11 commenti:

Anonimo ha detto...

caro Jumbolo, da vicentina, rispondo.
1. non diventerebbe la base piu grande d'europa. la 'nuova base' farebbe arrivare 'solo' 2000 soldati in piu', che aggiunti ai 2200 gia' presenti diventeranno 4400. Keiserslautern in Germania, giusto per fare un esempio ne ha 10 volte di piu', ma anche solo restando in italia, la base di napoli e' molto superiore numericamente all'ipotetica base di vicenza (ederle piu' dal molin).
2.il discorso non e' quanto noi siamo ancora in debito con gli usa, cosa secondo me superata, e neppure, anche se gia' piu' pertinente, perche' gli usa vogliono rimanere in italia. noi dobbiamo, come insegna tutta l'esistenza e l'umanita', farne una questione di interesse, prima che una questione POLITICA. chiuderebbe la ederle e anche camp darby nel tempo, se non si allargasse vicenza. e c'e' chi dice anche aviano. prima o poi chiuderanno, e' chiaro che le basi usa in italia non saranno eterne (vedi la maddalena), ma le cose devono avvenire con il tempo, e bisogna che i governi trovino delle soluzioni occupative prima di prendere decisione di natura etico/politica visto che non e' di sicurezza della nazione che stiamo parlando. piccolo calcolo: 750 dipendenti della ederle . tu dici che nel nord est non c'e' disoccupazione, beh io ti posso assicurare che condizioni di lavoro cosi le ho viste raramente nel nord italia, sfruttamento da parte di imprenditori che ti fanno lavorare 12 ore con straordinari non pagati, contratti interinali che vanno per la maggiore, ancora adesso a molte donne e' richiesto di firmare lettere di dimissioni in bianco nel casonrimanessero incinte etc. (a milano stavo molto meglio, lavorativamente parlando)certo che siamo messi meglio di livorno....da voi ci sono pochissime aziende, ma sappi che da noi si vive per lavorare purtroppo e non si lavora per vivere e la ederle rappresenta ancora una piccola isola felice dove l'imprenditore veneto non c'e' e non si lavora per profitto.
e cmq 750 persone non sono poche.
ora il discorso e': se potessimo dare lavoro a queste persone senza avere gli americani probabilmente nessuno li vorrebbe, ma purtroppo non e' cosi. per questo le cose devono accadere quando i tempi sono maturi, e secondo me, ora non lo sono.
il boom del lotto e' la prova di un paese che sente l'instabilita' economica.
il sentirsi in debito con chi ci ha salvato nella seconda guerra mondiale non centra proprio nulla a mio avviso, e anche l'opinione politica, dovrebbe, ahime' essere messa da parte. bisognerebbe solo cercare la vera informazione (il comandante della ederle ha assicurato che non partiranno aerei o altro dal dal molin e ha messo per iscritto un sacco di altre cose che smentiscono tutte le fesserie citate dall'espresso per esempio)e scrivere i pro e i contro su un pezzo di carta. e secondo me per ora vincono i pro.

Anonimo ha detto...

Ladym, apprezzo veramente le tue argomentazioni, ma: 1) il problema del lavoro in italia è a monte, e la soluzione non è lavorare nelle basi nato (d'accordo per ciò che concerne drammi interinali, schiavismo contrattuale ecc.) 2) i governi firmano anche le convenzioni di ginevra (e non parlo di un comandante di una singola base, sacrificabile per un attacco di gastrite), e poi le utilizzano per pulirci il vetro della jeep (guantanamo?). Con immutata stima.

Anonimo ha detto...

Dan mi aspettavo una risposta simile.
guarda che nelle mie argomentazioni la mia posizione politica individuale (per altro immagino simile alla tua) non centra nulla, e' solo una questione di interessi personali. conosco troppe persone a me vicine che perderebbero il posto. mi rendo conto che nn se ne puo' fare una questione personale ma mi rendo anche conto che non se ne puo' neppure fare solo una questione politica. lady

jumbolo ha detto...

mi fa piacere avere acceso la discussione. aspetto anche nick e consuelo, vicentini doc.
capisco perfettamente le ragioni occupazionali citate da ladym, infatti avevo usato il condizionale sul tema della disoccupazione, perchè già la mia amica mi aveva descritto situazioni simili a quelle che, appunto, cita ladym.

jumbolo ha detto...

mi fa piacere avere acceso la discussione. aspetto anche nick e consuelo, vicentini doc.
capisco perfettamente le ragioni occupazionali citate da ladym, infatti avevo usato il condizionale sul tema della disoccupazione, perchè già la mia amica mi aveva descritto situazioni simili a quelle che, appunto, cita ladym.

Anonimo ha detto...

Lady, concordo, anche perchè esalti l'immediatezza del dramma. Domani senza stipendio è obiettivo e poco confutabile come problema. Resta il fatto che il macigno va smosso, e che la seconda parte dei dubbi di ale è legittima.Avessero dichiarato che il terreno della base sarebbe tutto destinato alla coltivazione della maria, gli avrei creduto alla stssa maniera.

Anonimo ha detto...

"stato", mi son dimenticato uno "stato", li nel mezzo...

lafolle ha detto...

c'è un sacco di gente che si dimentico dello STATO!

lafolle ha detto...

c'è un sacco di gente che si dimentico dello STATO!

Anonimo ha detto...

Io riguardo a questo discorso sono un pò di parte Ale, ora vengo alla spiegazione. Tutti qui a Vicenza parlano di debito verso gli americani per quanto hanno fatto durante la 2 guerra mondiale, o meglio, dichiarano di averlo pagato e che ora è giusto levarsi di culo..ma io mi chiedo, hanno dato una scadenza? In che modo l'hanno pagato? Perchè sopportano? Ma cosa?(io parlo qui nel vicentino) Lasciando stare il fatto che la caserma Ederle da da lavorare a 750 persone e ampliando il Dal Molin ci saranno nuove assunzioni..che fastidio danno qui a Vicenza? Non ho mai sentito di grossi problemi (ripeto, nel vicentino)
Poi come ho detto prima io sono di parte, se la caserma salta, il mio babbo dovrebbe tornarsene di filata negli Stati Uniti..
Poi boh, magari se fossi italiana pura la vedrei come voi, io la vedo da altre angolazioni ecco..rispetto comunque la vostra.

jumbolo ha detto...

ringrazio consu per il contributo, ovviamento lo aspettavo, proprio e soprattutto per il fatto che è in qualche modo direttamente coinvolta. c'è anche questo risvolto, nella storia.

in effetti, per quello che so, a livorno e pisa, storicamente, hanno dato più fastidio i parà della folgore che gli americani di camp darby. suppongo anche a vicenza sia così.

il mio era più un pretesto per riflettere sulla cosa in generale, e prendendola da lontano. continuo a non capire e non condividere il fatto che gli USA debbano avere delle basi militari sul suolo italiano. tanto valeva ce ne fossero anche alcune inglesi, tanto per dirne una. l'abbattimento e la distruzione del nazionalsocialismo era una missione che stava a cuore agli alleati soprattutto perchè gli faceva paura a livello mondiale, non hanno certo liberato i paesi occupati (termine non esatto per l'italia, che non era esattamente un paese occupato, bensì un paese nemico) come è stato fatto di recente con afghanistan o irak.

questo, secondo me, è il punto. poi, quando c'è il lavoro di mezzo, io sto sempre dalla parte di chi lavora e, in questo caso, dalla parte di chi lo cerca e quindi, in parte, di chi lo dà.