No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20100307

eleganza indie


Good News For People Who Love Bad News - Modest Mouse (2004)


Disco delizioso per la band di Issaquah. Se passate il termine senza crocifissione per chi scrive, e siete abbastanza open-minded musicalmente, vi innamorerete senz'altro di questo Modest Mouse, dal titolo lungo e ironico. Aprono i 9 secondi di "Horn Intro" a cura della Dirty Dozen Brass Band (ma torneranno a vivacizzare altri brani), e a ruota "The World At Large" è la canzone malinconica perfetta che i Travis non sono riusciti a scrivere (che gli manchi l'umiltà "indie"?), "Float On" sembra una nuova "Sgt. Pepper", e già allo stop seguito dall'assolo semplice ma mozzafiato di "Ocean Breathes Salty", potreste trovarvi a desiderare di planare nel vento come i gabbiani, come non vi succedeva dai tempi dei primi Pearl Jam. Altre soprese però, vi riserva la band che non più di tre dischi fa, in alcuni pezzi suonava come i Fugazi. Introdotta "Dig Your Grave" (che poi prosegue rocciosa) alla Tom Waits, influenza che torna fortissima in "This Devil's Workday", sfoderano "Dance Hall" che non sfigurerebbe nel repertorio di Nick Cave, e così via, con chicche di ogni tipo.

Un disco per gente senza paraocchi (o orecchi?), che da grandi soddisfazioni.

3 commenti:

Iacopo ha detto...

Certo fa specie sentirti parlar bene dei Modest Mouse... :P

jumbolo ha detto...

A parte la battuta, è bene specificare, forse non l'ho detto abbastanza, che sto riutilizzando recensioni di alcuni anni fa sia di cinema, sia di musica; sui dischi devo ricordarmi di apporre l'anno di uscita. La recensione è di quel tempo lì (tra l'altro, pochi giorni fa pubblicai la top ten di quell'anno dove appariva questo disco). non ho mai avuto niente contro di loro, anzi, potrei ribaltare la tua battuta e dire che fa specie sentire un disco cosi brutto come quello del 2007 dai modest mouse.

Iacopo ha detto...

In effetti non sapevo fosse un disco del 2004. Però lo recupero, per curiosità. Anche perchè, come a te, anche io ho provato un certo bisogno di andare al cesso ascoltando il loro successivo lavoro.