The Blind Side - di John Lee Hancock 2009
Giudizio sintetico: si può vedere (3/5)
Giudizio vernacolare: fa abbastanza piangé
La vera storia di Michael Jerome Oher, un offensive tackle di football americano che gioca per i Baltimore Ravens, scelto al primo round nel draft NFL del 2009. Il film, tratto dal libro scritto da Michael Lewis The Blind Side: Evolution of a Game, racconta di come Michael, ragazzone nero enorme senza fissa dimora, nato da padre sconosciuto e da una madre tossicodipendente, viene notato da una famiglia bianca, repubblicana e benestante di Memphis, i Tuohy, che soprattutto grazie a Leigh Anne, la madre, prima viene aiutato per qualche giorno, e poi, pian piano, viene accolto in famiglia fino ad essere adottato legalmente, nonostante l'età avanzata, la differenza "antropologica" e il fatto che il ragazzo, in effetti, non sia propriamente un'aquila a livello di quoziente intellettivo.
Mi sono avvicinato a questo The Blind Side ovviamente perchè pluricandidato agli Oscar (miglior film, miglior attrice protagonista), ma molto dubbioso, semplicemente per il fatto che non ho mai amato molto Sandra Bullock. Mi sono dovuto ricredere.
Per prima cosa, ho trovato già durante la visione, questo film molto eastwoodiano: una bella storia, politicamente corretta, molto commovente ed "educativa". Poi ho controllato meglio, come faccio sempre, qualche dato, qualche curiosità: il regista, John Lee Hancock, che ha all'attivo film relativamente poco conosciuti, quali Hard Time Romance, Un sogno, una vittoria e Alamo - Gli ultimi eroi, è attivo anche come sceneggiatore: oltre ai film che ha diretto, ha scritto anche Un mondo perfetto e Mezzanotte nel giardino del bene e del male, diretti da Clint Eastwood.
Detto questo, c'è una sostanziale differenza che si nota guardando questo film: si ride anche. Sicuramente, molto di più che in un film di Eastwood, voglio dire.
Il film è tutto sommato prevedibile, buonista, ma è una gran bella storia, e il fatto che sia vera ci fa stare bene. La fotografia è molto bella, piena di luce, come si addice al profondo sud degli USA, tecnicamente Hancock non è portentoso, ma molto diligente, e sa come colpire lo spettatore.
Oltre a questo, bisogna dargli atto di saper dirigere bene gli attori, e di sapere come creare tutta una serie di personaggi collaterali, che rendono il film vivo senza appesantirlo, e di riuscire a gestire bene tutti quanti.
Un esempio su tutti è il personaggio del figlio piccolo dei Tuohy, S.J., interpretato dal piccolo Jae Head: veramente fantastico.
Un discorso a parte merita Sandra Bullock, così faccio ammenda per quanto confessato prima. Visto il film in lingua originale, la Bullock (con vistosi colpi di sole, per la cronaca) risulta assolutamente grandiosa, con un accento sudista divertentissimo e tutta una serie di espressioni da grande attrice. Davvero brava.
A The Blind Side non darei l'Oscar come miglior film, ma di certo non vi farà male vederlo.
Al momento non c'è una data di uscita in Italia.
2 commenti:
ottimo! Ora pero' mi lasci il dubbio su quale film andare a vedere a cinema questa settimana tra Invictus e The Blind Side! Entrambi hanno ottenuto un giudizio di 3/5, uno e' da lucci'oni, l'altro fa abbastanza piange', e il Cipo e' troppo impegnato col lavoro per cui ad entrambi non mi ci porta... :-D
:)) comincia da invictus. poi se the blind side ve lo perdete provvedo io.
E non è ancora finita...dovete assolutamente trovare il modo di recuperare In The Loop, visto che in Inghilterra è uscito l'anno scorso.
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