Sleepwalkers - David Sylvian (2010)
Così come detto per altri "mostri sacri" della musica, anche ogni uscita di Sylvian è qualcosa di interessante; lo è anche in questo caso, seppure Sleepwalkers sia una sorta di summa dei suoi anni zero, con pezzi risuonati e ricantati, alcuni radicalmente diversi, altri meno.
Un solo inedito, Five Lines (con Dai Fujikura, compositore giapponese, un pezzo impressionante quanto angosciante), il resto è un resoconto delle sue varie collaborazioni.
Blues, jazz, noise, ambient, avant-garde, elettronica, e l'inimitabile, calda, possente, profonda, evocativa voce del signore inglese, dalla classe cristallina.
Le collaborazioni sono, come detto, molte. Suo fratello Steve Jansen, Joan Wasser (Joan As Police Woman), Takagi Masakatsu, Ryuichi Sakamoto, Jan Bang & Erik Honore, Arve Henricksen & Eivind Aarset, Christian Fennesz, Nine Horses (Sylvian stesso, Burnt Friedman e Jansen), Martin Brandlmayr.
Uscito alla fine di settembre, può essere anche un bel regalo di Natale.
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