No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20110603

giovani e giganti


Young The Giant - Young The Giant (2011)

Sono cinque, vengono dalla California. Sono carini, probabilmente anche educati, non danno eccessivamente fastidio. La loro musica è uno shakeraggio di Coldplay, Maroon 5 e, vagamente, Death Cab For Cutie, anche se, per dirne una, My Body sembra una cover di Spirit In The Sky senza i crediti a Norman Greenbaum.
Le chitarrine che Nile Rodgers ha pensato per tutt'altro uso, mutuate da tutta una serie di bands indie-qualcosa, garriscono imperterrite per quasi tutto il disco, mentre Sameer Gadhia (così si chiama il cantante) si impegna al massimo per infrangere cuori di ragazzine, e per non far addormentare troppo troppi ultra-quarantenni: il loro scopo (Degli Young The Giant, non degli over-fourty) è diventare il sottofondo di un serial di successo.

2 commenti:

Filo ha detto...

Secondo me li hai liquidati troppo in fretta. E ti dirò di più: è una tendenza che si evince un po' su buona parte delle tue rece sui dischi.
Poi magari mi sbaglierò. Ma non c'è la stessa cura che dedichi ai film.

Con immutata stima.

jumbolo ha detto...

minchia, una delle recensioni più brillanti e caustiche degli ultimi tempi, "liquidata" così giusto perché ti ho anticipato che parlare di questo tipo di dischi è facile.....è un mestiere duro cazzo...una vita in salita.....