No pain. The world is a wonderful whisper for those who can listen, if necessary in silence.

20110621

oltre il cancello


Poarta de dincolo - Negura Bunget (2011)

EP che mette fine alla collaborazione della band rumena con l'etichetta italiana Code666Records, e che, nonostante la storia tormentata della formazione, con continui abbandoni, litigi, e quindi nuovi membri, continua a rilasciare musica interessante, per quanto riguarda l'ambito metal.
Come detto già quando vi parlai del full length precedente Virstele Pamintului, la band rumena, ispirandosi ad una spiritualità pagana e al culto della Terra, imbastisce un sound complesso, fatto di una base black metal sulla quale innestano elementi progressive, folk, ambient, con uso di strumenti della tradizione transilvana. Direi che il secondo pezzo (Il disco consta di quattro pezzi, ma dura tranquillamente una buona mezz'ora), La marginea lumii (Ai confini del mondo), riassume alla grande le intenzioni dei Negura Bunget, una sorta di suite che si destreggia tra atmosfere ambient supportate, appunto, da un mood suggestivo, creato dagli strumenti da loro stessi definiti folk/archaic, improvvise accelerazioni fino ad alcune parti segnate dal blast beat, ed eleganti tappeti di tastiere. Anche il pezzo seguente, uno strumentale (Anche se in un punto c'è una sorta di parlato rituale, che non è stato inserito come lyrics neppure sul sito ufficiale, chissà, tanto forse per creare un po' di mistero) di sette minuti e mezzo, dal titolo di Frig in oase (Osso freddo), decisamente ambient/horror, non sembra per niente un mero riempitivo, ma un qualcosa che fa parte di un progetto ben strutturato.

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