20 centímetros

20 centimetri – di Ramon Salazar (2005)

Giudizio sintetico: si può vedere (2,5/5)

Giudizio vernacolare: ganzetto

Marieta è una transessuale, vive a Madrid con un amico nano, in un condominio pieno di prostitute e poco di buono, si prostituisce in strada e sogna, un giorno, di operarsi per diventare finalmente una vera donna, e togliersi quei 20 centimetri che la separano dalla felicità. Soffre di narcolessia, e spesso si ritrova in situazioni grottesche o pericolose senza nemmeno sapere come ci si è ficcata; quando dorme, sogna ‘’in musical’’, e lei è la protagonista, brava, elegante, divertente. E’ proprio la narcolessia che le procura il primo incontro con un bellissimo scaricatore di frutta, con il quale instaura un rapporto travolgente quanto strano.

Film non completamente riuscito, questo ‘’20 centimetri’’; molto almodovariano (nei colori, negli attori, nei riferimenti, ecc. ecc.), ammirevole nei contenuti potenziali, divertente a tratti, sopraffino nelle parti musical (che, va detto però, sono troppe) e musicali (il crossover ricorda anche l’insuperabile ‘’Moulin Rouge’’ in quanto a genialità), si perde fra i molti personaggi, approfondendo quasi per niente i caratteri, e risultando un po’ superficiale.
Ciononostante, la filmografia spagnola rimane una di quelle più interessanti e moderne, anche in film non eccelsi come questo.
Cast importante a livello spagnolo, da notare Najwa Nimri, nella parte della coniglietta, che cura anche tutte le parti musicali (vanta diversi album all’attivo, di buon trip-hop), e, ovviamente, la protagonista Monica Cervera, già vista da noi in ‘’Crimen Perfecto’’, ma molto attiva in Spagna, brava in un film impegnativo da più punti di vista, e sempre più vicina a diventare una specie di icona come Rossy De Palma, anche lei presente in una parte da transessuale operata che batte insieme a Marieta, avvantaggiata in questo dalla vaga somiglianza, soprattutto ‘’nasale’’.