Lupercalia - Patrick Wolf (2011)
Mi tocca recitare un altro mea culpa, visto che avevo snobbato, nonostante molti amici lo avessero osannato, il disco precedente di Patrick Wolf The Bachelor: questo suo nuovo Lupercalia (Una festività romana, appunto; Wolf ha spiegato che voleva un titolo che ammettesse che lui parla d'amore, ma non in maniera sdolcinata, quindi ha scelto questo nome, perché i Lupercali erano giorni di festa in onore di amore e fertilità - più la seconda che la prima cosa -), il suo quinto, è davvero un gran bel disco, raffinato, con belle canzoni pop, ma arrangiate spesso sinfonicamente, eseguite con grande stile, per darvi un'idea una sorta di Bryan Ferry moderno e anche elettronico, oppure, per rimanere tra i contemporanei, molto simile a David Fonseca. Naturale, quindi, che ci si rifaccia pure alla grandeur, almeno a livello di songwriting, di Elton John. Voglio citare anche Mika: a volte lo ricorda, ma la voce di Wolf è più "seria", calda, meno caricaturale, e il personaggio è, anche se particolare, meno invadente, meno ingombrante, e per questo più simpatico.
Grandi, grandissimi pezzi The City, Time Of My Life, e la tremenda, in senso assolutamente positivo, Slow Motion; ma di certo, non troverete brutte canzoni, su questo disco.
3 commenti:
Penitentiagite! (citaz. da "Il Nome della Rosa")
Ovvai!!! Questo nuovo non l'ho ancora sentito, ora aumenta la voglia!! Tra l'altro luilì dal vivo è strepitoso!!!!
Slow Motion fa piangere.
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