Oldarhian - Sarke (2011)
Secondo disco per il duo norvegese, che prende il nome dal polistrumentista Sarke aka Thomas Berglie (anche nei Tulus e nei Khold, ex componente di Valhall e Old Man's Child), e che annovera nella formazione ufficiale il cantante Nocturno Culto (Anche nei Darkthrone, ex componente di Satyricon e Vidsyn), dopo il primo Vorunah del 2009.
Disco interessante per i metallari: punto di riferimento primo, i Celtic Frost. Lo dico senza timore di smentita: i mid-tempos, di cui il disco è pieno, come pure gli intervalli doomy, sono senza ombra di dubbio mutuati dagli svizzeri, pietra miliare di una certa progressione del metal. In alcuni punti si sfiora il plagio, ma va bene così. Certo, ci sono cose che li differenziano pure: ampio uso di tastiere e perfino pianoforte, in primis.
Non ultimi gli ovvi riferimenti ai Black Sabbath, il disco ha una bella atmosfera cupa, dei bei riff di chitarra, degli ottimi arrangiamenti, che ne fanno un prodotto con una certa attrattiva, seppure in questo genere si sia detto pressoché tutto quanto. La voce di Nocturno Culto è cavernosa e potente, con una certa personalità, e l'accoppiata con il virtuosismo chitarristico di Sarke risulta non priva di fascino.
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